Il pescarese – talento straordinario mai totalmente espresso – ha raggiunto la finale Over 55 dei campionati italiani disputati a Cervia
Chi pensava che Roberto Palpacelli avesse detto addio al tennis, si sbagliava di grosso. A 55 anni compiuti, il talento ribelle cresciuto sui campi di San Benedetto del Tronto è tornato a far parlare di sé: ai Campionati Italiani Over 55 disputati a Cervia, Palpacelli si è spinto fino alla finale, dove si è arreso soltanto al favorito Mauro Colangelo. Un risultato che ci ha subito riportato alla memoria un nome legato a leggende, racconti e soprattutto rimpianti.
Ma chi è Roberto Palpacelli? Gli appassionati lo conoscono come Il Palpa, mancino esile e geniale. Già da ragazzino mostrava un talento fuori dal comune, capace di accarezzare la palla con naturalezza e trasformarla in fucilate. “Era davvero speciale”, ha raccontato Bertolucci. Ma Palpacelli, insofferente alle regole, rifiutò la vita da collegiale, con troppe regole, nel centro federale dia Roma e prese un’altra strada. Completamente diversa, troppo diversa.
Quella che doveva e poteva essere una carriera fatta di vittorie e successi, si trasformò in un tonfo continuo: un punto ATP conquistato nel 1999, tante occasioni buttate, ma anche un tennis che lasciava senza parole chiunque lo vedesse in campo. Le cronache – talvolta diventate leggende più che pura realtà – lo hanno raccontato come il giocatore che al cambio di campo fumava sigarette e che era in grado di battere avversari di livello superiore dopo notti folli. Nel frattempo però, la sua vita privata era sempre più dominata da alcool e droghe che lo portavano a scelte autodistruttive fino ad allontanarlo completamente dal professionismo.
Oggi Palpacelli continua a divertire e a divertirsi anche nella categoria veterani. La finale di Cervia è l’ennesimo capitolo di vita di un talento smisurato che continua a lasciare il segno.
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