Il numero uno del mondo supera il canadese in quattro set con qualche sofferenza (e nonostante un indurimento muscolare) e domenica difenderà il titolo contro lo spagnolo. In palio anche la vetta del ranking
Jannik Sinner torna in finale allo US Open per il secondo anno consecutivo. Sul cemento di Flushing Meadows il numero uno del mondo ha superato in quattro set Felix Auger-Aliassime, attuale numero 27 del ranking ma destinato a salire al 13 da lunedì, con il punteggio di 6-1, 3-6, 6-3, 6-4 in tre ore e 21 minuti.
Per l’azzurro si tratta della quarta finale Slam del 2024, traguardo centrato nell’Era Open soltanto da Rod Laver, Roger Federer e Novak Djokovic. Con cinque finali consecutive nei Major, Sinner entra inoltre in un club esclusivo, riservato ai tre fuoriclasse che hanno segnato il tennis contemporaneo. Domenica alle 20 italiane l’altoatesino sfiderà ancora Carlos Alcaraz, come già accaduto a Parigi e a Wimbledon.
Il solito avvio sicuro, poi la risposta del canadese — L’inizio del match ha ricalcato la linea delle partite dominate negli ottavi e nei quarti con Bublik e Musetti: Sinner ha imposto subito il suo ritmo – “opprimente”, parafrasando Lorenzo – e ha chiuso il primo set 6-1 con dieci vincenti e soli quattro errori non forzati. Nel secondo, però, Auger-Aliassime ha alzato il livello: percentuali altissime al servizio, aggressività da fondo e un break decisivo nell’ottavo gioco che ha portato al 6-3 di fine set. L’azzurro è rientrato negli spogliatoi per un medical time out a causa di un fastidio agli addominali, che a fine match Simone Vagnozzi ha ridimensionato parlando di semplice “indurimento”.
La svolta — Dal terzo set Sinner ha ritrovato profondità e incisività in risposta. Il break per il 4-2 ha indirizzato il parziale, mentre nel quarto il numero uno, pur costretto a salvare cinque palle break nel secondo e nel quarto game, è rimasto in controllo e sfruttato l’occasione decisiva nel quinto gioco, approfittando di un errore di dritto del canadese. Con questo successo Sinner firma la ventisettesima vittoria consecutiva sul cemento negli Slam e la trecentesima totale della carriera (quinto italiano nell’era Open a raggiungere tale traguardo dopo Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Fabio Fognini – primatista con 426 successi nel Tour – e Andreas Seppi).
“È fantastico, gli Slam sono i tornei più importanti e arrivare di nuovo in finale qui è speciale. Con Felix ci eravamo affrontati a Cincinnati, ha giocato molto meglio, è stata dura,” ha dichiarato Sinner nell’intervista post-match. Sul problema fisico ha chiarito: “Niente di serio, dopo il medical time out ho servito più forte. Non ci sono scuse, domenica sarà una finale bellissima”.
La rivalità con Alcaraz vivrà un nuovo capitolo. “La nostra storia è cominciata qui tre anni fa (con il famoso quarto di finale dell’edizione 2022 vinto da Carlos al quinto dopo aver annullato un match point a Jannik, NdR), oggi siamo entrambi diversi. Ci siamo affrontati spesso, ma ogni volta è speciale”, ha concluso il numero uno. Sarà la terza finale Slam dell’anno tra i due: la bella, con in palio il titolo e la leadership mondiale.