Lorenzo Musetti approda per la prima volta agli ottavi di finale degli US Open, ma lo fa in un derby azzurro dal finale amaro per Cobolli
Sul Louis Armstrong di New York, il carrarino (testa di serie n.10) stava conducendo con autorità contro l’amico e connazionale Flavio Cobolli quando un problema al braccio destro ha costretto il romano ad alzare bandiera bianca nelle prime battute del terzo set. Il punteggio finale: 6-3, 6-2, 2-0 rit.
Musetti aveva già mostrato grande solidità nei primi due parziali, prendendo il comando degli scambi con il suo rovescio elegante e i passanti di dritto, nonostante qualche passaggio a vuoto al servizio. L’azzurro ha poi chiuso la pratica con l’interruzione forzata dell’avversario e ora attende il vincente tra Munar e Bergs per continuare il suo cammino a Flushing Meadows.
Il ritiro di Cobolli non è passato inosservato: il 23enne romano ha provato a resistere nonostante il dolore, ma alla fine ha dovuto arrendersi. Al padre, a bordo campo, ha confidato: “Non mi piace ritirarmi“. Una frase che descrive bene la sua indole da lottatore, evidenziando la volontà di non mollare mai anche nelle difficoltà.
Dopo il match, Musetti ha dedicato parole sincere all’amico: “Non volevo finire così con Flavio, è il mio miglior amico nel circuito. Ci conosciamo da quando avevamo 9 anni, le nostre famiglie si conoscono bene, abbiamo speso tante ore insieme dentro e fuori dal campo. È un finale amaro, ma naturalmente sono felice di aver raggiunto per la prima volta gli ottavi qui a New York. Ho capito nel secondo set che aveva dei problemi, però è rimasto in campo e questo dimostra la sua forza. Gli auguro di rientrare presto”.