Mattia Bellucci conquista il secondo turno degli US Open per il secondo anno consecutivo. Il 24enne di Castellanza ha superato il cinese Juncheng Shang (n.111 ATP), costretto al ritiro per problemi fisici sul punteggio di 7-6, 1-6, 6-3, 3-0 dopo quasi tre ore di battaglia. Ora per l’azzurro potrebbe profilarsi la sfida più affascinante della carriera: quella con Carlos Alcaraz, numero 2 del mondo, atteso dal debutto contro l’americano Reilly Opelka
Un match dai mille volti
L’inizio è stato fulmineo per Bellucci, subito avanti 3-0 grazie al break in apertura e a un servizio solido nei momenti delicati. Shang, però, ha reagito con cinque giochi consecutivi che lo hanno portato sul 5-3. L’azzurro non si è arreso, ha rimontato e al tie-break ha imposto la sua legge con un netto 7-0, mostrando una maggiore lucidità nei punti importanti.
Il secondo set ha invece visto il blackout dell’italiano, travolto 6-1 in mezz’ora. Nonostante i problemi fisici già evidenti per il cinese – che alternava momenti di zoppia a scambi vinti di pura intensità – Bellucci ha faticato a mantenere ritmo e concentrazione.
La svolta è arrivata nel terzo parziale: equilibrio fino all’ottavo game, poi un doppio fallo di Shang ha aperto la strada al break che ha permesso a Bellucci di chiudere 6-3. Da lì in avanti la partita si è incanalata definitivamente dalla parte del varesotto. Nel quarto set, dopo un inizio lanciato fino al 3-0, Shang ha deciso di fermarsi, tradito dai problemi fisici che già lo avevano limitato.
Un’occasione da sogno
Il ritiro del cinese non cancella però i progressi di Bellucci, che ha mostrato pazienza e capacità di adattamento in una partita confusa e piena di strappi. Il mancino lombardo ora guarda con entusiasmo al secondo turno, dove lo attende un avversario di lusso: con ogni probabilità Carlos Alcaraz, se il murciano rispetterà i pronostici contro Opelka.
Per Bellucci si tratterebbe di una vetrina senza precedenti, sul probabile palcoscenico dell’Arthur Ashe, occasione unica per sfidare un campione capace di vincere qui già a 19 anni.