È servita quasi mezza maratona tennistica a Flavio Cobolli per avere la meglio su Francesco Passaro nel derby azzurro al primo turno degli US Open. Sul campo 5 di Flushing Meadows il romano, testa di serie numero 24, si è imposto con il punteggio di 7-5, 4-6, 6-4, 3-6, 6-3 dopo 3 ore e 46 minuti di gioco, guadagnandosi così il pass per il secondo turno dove affronterà lo statunitense Jenson Brooksby
Un match di alti e bassi
La sfida è stata un concentrato di emozioni e continui ribaltamenti. Cobolli è partito meglio strappando il primo set grazie a un errore a rete di Passaro sul 5-5, ma ha pagato caro due doppi falli consecutivi sul set point del secondo parziale, regalando il pareggio al connazionale.
Il terzo atto si è deciso su un unico break nel decimo game, con il romano lucido nello sfruttare l’occasione. L’inerzia però è tornata dalla parte di Passaro nel quarto set, approfittando di un Cobolli nervoso e troppo falloso al servizio. Si è arrivati così al quinto, dove il perugino ha messo la testa avanti subito, salvo subire immediatamente la reazione del favorito. Sul 5-3, un doppio fallo di Passaro ha consegnato a Cobolli la possibilità di servire per il match: occasione che il 23enne non ha sprecato, liberando tutta la tensione con un urlo che ha fatto esplodere il campo 5.
I numeri del derby
Il match si è deciso su dettagli. In totale i due hanno disputato 324 punti, con Cobolli avanti di appena sei (165 a 159). Passaro ha scelto un gioco coraggioso e offensivo, spesso a rete: 51 discese con 35 punti conquistati, contro i 12 su 18 del rivale. Il perugino ha messo a segno 15 ace, ma ha pagato a caro prezzo gli 81 errori non forzati, in parte condizionati anche dal vento. Non impeccabile neppure Cobolli, che ha chiuso con 39% di prime palle in campo e 15 doppi falli, ma ha saputo trovare le soluzioni giuste nei momenti cruciali.
Le parole dei protagonisti
A fine gara, Cobolli ha ammesso le difficoltà vissute:
“Sono molto contento di aver portato a casa la partita, si era messa male. Faccio i complimenti a Francesco, perché ha il livello per stare nel main draw degli Slam e spero possa esserci già dall’anno prossimo. Forse oggi meritava qualcosa di più lui. Non è mai facile giocare con un amico e compagno di viaggio”.
Il romano ha poi sottolineato il carattere mostrato nel set decisivo:
“A inizio quarto avevo la partita in mano, ma mi sono innervosito. Ci metto la mano sul fuoco che ho alzato il livello, sia tennistico che mentale: questo mi permette di vincere anche partite che si mettono male. Però devo lavorare, perché oggi potevo tranquillamente perdere”.
Passaro, applausi nonostante la sconfitta
Per Passaro resta l’amaro in bocca per un’occasione sfumata sul più bello, ma anche la consapevolezza di aver giocato una delle migliori partite della sua carriera sul palcoscenico Slam. L’approccio coraggioso e l’intensità mostrata per quasi quattro ore lo confermano vicino al livello dei grandi tornei.