Vittoria convincente in campo, ma momento di tensione a bordo campo. Carlos Alcaraz ha superato Luca Nardi per 6-1 6-4 negli ottavi di finale del Masters 1000 di Cincinnati, ma la partita ha regalato anche un episodio inusuale per il campione spagnolo, solitamente pacato nei rapporti con gli arbitri.

Sul 4-1 del primo set, durante un cambio di campo, il giudice di sedia Greg Allensworth si è rivolto in maniera perentoria al numero due del mondo chiedendogli di coprire il logo “Evian” presente sulla sua bottiglia personale. Il motivo? Lo sponsor era in conflitto con gli accordi commerciali del torneo.

Alcaraz, che ha recentemente firmato un contratto milionario con il marchio francese, non ha gradito la richiesta. “Non è colpa mia – ha replicato – Perché dovrei coprirla se non è stata colpa mia? Solo perché è colpa vostra mi dite che ora devo coprirla? No, non la coprirò”. I microfoni in campo hanno catturato il suo rifiuto, e lo spagnolo ha continuato a utilizzare la bottiglia senza nascondere il marchio.

L’episodio potrebbe costargli una sanzione economica da parte degli organizzatori, anche se l’ipotesi di una squalifica è esclusa. Sui social, però, molti tifosi hanno espresso solidarietà ad Alcaraz, ritenendo eccessiva la richiesta arbitrale.

A fine match, lo spagnolo ha preferito non soffermarsi sulla lite, concentrandosi invece sulla sua prestazione: “Penso che questa partita sia stata finora la migliore per me in questo torneo. All’inizio volevo solo migliorare ogni giorno, dopo ogni allenamento e ogni partita. Credo di esserci riuscito e ne sono davvero orgoglioso”.

Con questo successo, Alcaraz ha guadagnato terreno su Jannik Sinner in classifica e nei quarti affronterà Andrey Rublev in un match che promette spettacolo. Ma prima, potrebbe arrivare la “nota dolente” della multa per la sua bottiglia “incriminata”.