Dopo il netto successo su Sevastova e la separazione da Mouratoglou, Osaka ha parlato di pazienza e metodo: “A volte mi sorprendo per quello che riesco ancora a fare”. Il torneo della giapponese fin qui ha ricordato i tempi belli
Naomi Osaka, ex numero uno del mondo e simbolo di una generazione che ha cercato un diverso equilibrio tra tennis e vita, ha disputato una delle sue partite più dominanti degli ultimi anni, pur facendo la tara a un’avversaria limitata da par suo da età e gravi acciacchi più o meno recenti: 6-1 6-0 ad Anastasija Sevastova in meno di cinquanta minuti al quarto turno del Canadian Open e un atteggiamento che non si vedeva da tempo immemorabile. Osaka ha servito con precisione, comandato con naturalezza, dato la sensazione di essere di nuovo padrona dei suoi colpi, e forse anche del suo tempo.
Nel dopopartita, Naomi non ha cercato titoli a effetto. “Mi piacerebbe vincere altri Slam, certo… ma sto cercando di andare avanti passo dopo passo”, ha dichiarato la quattro volte campionessa Major. Frasi asciutte, apparentemente anodine, ma adatte a una settimana in cui ha lasciato parlare il campo più dei social. La giocatrice giapponese non ha cercato rivincite teatrali, non è ancora tempo: il focus adesso è sulla continuità.
A rendere più interessante il momento ci ha pensato anche il calendario: poche ore prima dell”inizio del torneo, la giapponese aveva annunciato la separazione da coach Patrick Mouratoglou. I due si sono salutati con eleganza reciproca. “Grazie Patrick… è stata una bellissima esperienza imparare da te”, aveva scritto lei. “Naomi, è stato un onore lavorare con te. In bocca al lupo per tutto”, la di lui replica. Una chiusura gentile per una collaborazione che non ha mai dato l’impressione di essere davvero nata.
Pochi giorni dopo, Naomi Osaka ha ufficializzato il nuovo coach: Tomasz Wiktorowski, già al fianco di Iga Swiatek. “Pensavo fosse molto severo,” ha raccontato Osaka, “invece è divertente. Ma anche deciso, diretto. Mi piace come comunica”. In campo, il cambiamento si è visto. Forse è un caso, viste le tempistiche, ma forse no. La tennista giapponese ha vinto al secondo turno contro Liudmila Samsonova rimontando da 6-4 5-3 sotto e salvando due match point, con freddezza e misura. Per il resto, in Québec ha finora dominato.
Il torneo le sta scivolando addosso come non accadeva da tempo: Osaka si sta dimostrando affidabile in battuta, sembra provare a risolvere un problema per volta e ha mostrato un linguaggio del corpo più raccolto, ma mai spento. “A volte sento che devo ancora migliorare molti colpi,” ha aggiunto, “altre volte mi sorprendo per quello che riesco a fare”. È la dichiarazione di chi non si fida ancora del proprio tennis, ma ha ricominciato ad ascoltarlo.
Il pubblico canadese sta rispondendo con calore. Naomi Osaka, oggi ai margini della top 50 WTA, non ha cercato l’ovazione ma l’ha trovata, semplicemente facendo bene il proprio mestiere. Come una volta. Chi l’aspettava spettinata ha scoperto una versione di Naomi stirata e sobria, come lo smoking che si rispolvera per le occasioni importanti. E quelle, per l’ex numero 1 del mondo, potrebbero tornare a presentarsi presto.