Adriano Panatta festeggia il suo 75esimo compleanno. Intervistato recentemente dal Corriere della Sera, l’ex campione azzurro ha raccontato una serie di aneddoti successi nella sua gloriosa carriera. Non potevano mancare anche gli auguri del suo amico e compagno Paolo Bertolucci
Oggi, 9 luglio, Adriano Panatta compie 75 anni. L’ex campione azzurro è stato uno dei più grandi interpreti di un tennis che ormai non esiste più, non solo in campo ma anche fuori. Spesso infatti si sottolinea la grande differenza di gioco fra il tennis di una volta e quello di oggi tendendo a dare meno importanza a quello che era il clima di cameratismo che vi era nel passato. Tanti sono infatti gli aneddoti divertenti raccontati da Panatta impensabili da immaginare al giorno d’oggi.
In un’intervista al Corriere della Sera, l’ex tennista romano ha raccontato alcuni dei momenti più divertenti vissuti nel circuito insieme fra gli altri a Guillermo Vilas e Ilie Nastase. A proposito del giocatore argentino, Panatta ha raccontato della sua passione per la poesia, cosa su cui scherzavano molto nel circuito: “Lo prendevamo in giro tutti. Era davvero convinto di essere un grande poeta, tipo Neruda. Un po’ come Pietrangeli, che pensava di essere più forte di Rivera. Così cominciavamo al mattino a declamargli i suoi versi, a colazione. Solo che Nastase li recitava pure in campo, per farlo arrabbiare“.
L’ex numero uno d’Italia ha raccontato anche di un episodio simpatico con Nastase, il quale lo soprannominava “maccarone”: “Avevamo giocato un’esibizione a Buenos Aires e dovevamo farne un’altra in Venezuela, c’erano anche Borg e Gerulaitis, simpaticissimo, con la sua chitarra. Si ruppe l’aereo, arrivammo a Caracas via Rio e Miami, eravamo a pezzi. Propongo a Ilie un accordo: non ci sono premi, ognuno ha già avuto il suo cachet; il primo set giochiamo sul serio; chi lo vince, vince pure il secondo. Lui accetta, a una condizione: “Non mi fare la palla corta, non ho voglia di correre”. Primo punto. Batte lui, sulla riga. Io faccio un movimento strano, e ne esce una palla corta vincente. Sentii il ruggito di Nastase: Maccarone maledetto! Giocammo alla morte per tre ore e mezza, vinsi 7-6 al terzo. A ogni cambio di campo, Nastase mi ringhiava: Maccarone, mi hai fatto la palla corta!“
Gli auguri di Paolo Bertolucci
Non potevano mancare gli auguri di Paolo Bertolucci. I due insieme sono stati la coppia più iconica del tennis italiano per le loro imprese in Davis ma anche per la loro leggerezza e simpatia nell’affrontare e raccontare il tennis una volta ritirati. L’augurio fatto in mattinata dall’attuale commentatore di Sky dimostra proprio questo stile ironico che contraddistingue entrambi.
Detto ciò non possiamo che non augurare il meglio ad Adriano per questi suoi 75 anni, ringraziandolo per ciò che ha regalato al mondo del tennis italiano dentro e fuori dal campo.