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    A Wimbledon Cilic ritrova se stesso, Draper ammette “Una delle peggiori sconfitte”

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    Il croato torna protagonista sull’erba londinese battendo la testa di serie n.4. Delusione per il giovane britannico: “Una delle sconfitte più dure della mia carriera.”

    Wimbledon, 3 luglio 2025: una giornata che resterà impressa nei ricordi di Marin Cilic. Il croato, classe 1988, ha messo a segno una delle (tante) sorprese di questa edizione dei Championships superando Jack Draper, testa di serie numero 4.

    Il vincitore degli US Open 2014 e finalista proprio a Wimbledon nel 2017, non vinceva una partita così importante in uno Slam da molto tempo. Sul volto di Cilic, in conferenza stampa, si è letta tutta la gioia e l’emozione di chi ha compiuto l’impresa. Dall’altra parte, occhi bassi e amarezza per Draper, che non ha nascosto la frustrazione: “Una delle sconfitte più dure che io abbia mai vissuto.”

    La soddisfazione di Cilic

    È stato un risultato incredibile – ha detto Cilci in conferenza stampa –. Sono tornato a Wimbledon con grande fiducia. Jack è un grande talento, uno dei miei preferiti del circuito. Per me è stata una prestazione solida, frutto di tanto lavoro. Sono stato concentrato per tutta la partita, e ho sentito che il mio livello è cresciuto negli ultimi mesi.”

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    Ciclic ha poi raccontato il lungo percorso di rientro dopo l’operazione al piede: “Non sapevo nemmeno se sarei riuscito a tornare. Il dolore, i dubbi, l’incertezza. Ma avevo ancora dentro il fuoco. Negli ultimi otto mesi sto giocando senza dolore e questa è la cosa più importante. Ora mi sento fresco, motivato, e sto giocando con piacere.”

    Riguardo l’avversario, Cicli ha mostrato grande rispetto: “Jack è un avversario difficile, il suo servizio mancino e la sua potenza ti mettono pressione. Ma sono riuscito a impormi con il mio servizio e a tenere alto il livello. È stato un match da Grand Slam, nel senso completo del termine.”

    Draper: “Non ho giocato abbastanza bene. Ma imparerò.”

    Se da una parte c’era la gioia dell’esperienza, dall’altra si è visto il volto duro del tennis: quello della delusione. Jack Draper, 23 anni, grande speranza britannica, non ha nascosto il dolore per la sconfitta: “Sono davvero frustrato, è una delle peggiori sconfitte che io abbia avuto. Cilic ha giocato un tennis incredibile dall’inizio alla fine. Ha meritato la vittoria.”

    Il giovane britannico ha parlato anche del difficile adattamento all’erba: “Non mi sentivo benissimo neanche al Queen’s, nonostante la semifinale. Ho avuto tanti problemi con la superficie, con il movimento e con il mio gioco in generale. Ci sono ancora molte aree su cui devo lavorare. Ho fatto progressi enormi nell’ultimo anno, ma oggi mi è stato chiaro che il livello che voglio raggiungere è ancora lontano.

    Alla domanda se la pressione di giocare in casa possa aver influito, Draper ha risposto con lucidità: “Non è stato quello. Non è stata la pressione. Semplicemente non ho giocato bene. Non sono riuscito a trovare il mio livello. E contro un giocatore esperto come Cilic, questo non te lo puoi permettere.”

    Guardando avanti, Draper sa che c’è ancora strada da fare: “Devo diventare più solido, più costante. I migliori riescono a giocare bene ogni singolo giorno. Io sto ancora costruendo quel tipo di sicurezza. Ma sono determinato a rendere l’erba una superficie su cui posso eccellere.”

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