Sinner è ancora il re del ranking atp, seguito da Alcaraz, Taylor Fritz torna fra i primi quattro superando Djokovic, Draper e Musetti. Shelton è arrivato
Il ranking ATP ha visto alcuni cambi dopo i primi tornei su erba. Ciò che non è cambiato è il dominio di Jannik Sinner, in testa alla classifica per la 54esima settimana consecutiva e ora a meno due da Rafael Nadal che, fra il 2010 e il 2011, rimase in vetta per 56 settimane consecutive. La prima insidia per l’azzurro è il rivale Carlos Alcaraz, attualmente a circa 2000 punti di distanza. Dietro i due finalisti del Roland Garros resiste Alexander Zverev che, nella sua altalena del 2025, ha raggiunto e perso la finale a Stoccarda contro Taylor Fritz.
Shelton si unisce alla rinascita USA
Era il lontano 17 aprile 2006, e nella Top 10 presenziavano Andy Roddick (4), James Blake (7) e Andre Agassi (10). Con l’uscita di Agassi, all’ultima settimana in Top 10 di tutta la carriera, gli USA non hanno mai più avuto tre giocatori fra i primi 10. Oggi però il tennis a stelle e strisce può festeggiare di nuovo questo traguardo, dando il benvenuto fra i migliori 10 a Ben Shelton. Il 22enne di Atlanta, grazie alla semifinale al Boss Open di Stoccarda, ha raggiunto Fritz (4) e Paul (8) nell’Olimpo del tennis.
I classe 2000 alla riscossa
In una Top 10 in cui presenzia ancora il 38enne Novak Djokovic, seguito dai più giovani ma comunque “veterani” Zverev (28), Fritz (27), Paul (28), vediamo ormai le nuove leve avanzare e dominare. Shelton si aggiunge infatti alla lista dei tennisti nati nel nuovo millennio ad aver raggiunto la Top 10:
- Felix Auger-Aliassime – classe 2000, Top 10 nel 2021
- Jannik Sinner – classe 2001, Top 10 nel 2021
- Carlos Alcaraz – classe 2003, Top 10 nel 2022
- Holger Rune – classe 2003, Top 10 nel 2022
- Jack Draper – classe 2001, Top 10 nel 2025
- Lorenzo Musetti – classe 2002, Top 10 nel 2025
- Ben Shelton – classe 2002, Top 10 nel 2025
Un anno speciale il 2025, che ha visto quindi il terzo tennista della nuova generazione entrare fra i primi 10, in un percorso di ricambio generazionale in pieno svolgimento. E non è finita qui, se si allarga lo sguardo alla Top 30 troviamo altri sette classe 2000, guidati da Fils (15) e Mensik (17).
Musetti scende di una posizione, nove italiani in Top 100
Guardando il ranking l’Italia continua a sorridere, con Sinner saldo al comando e Musetti al numero 7. Lorenzo, con la risalita di Fritz, ha perso una posizione ma si conferma ampiamente il numero 2 d’Italia e numero 7 del mondo, con 1000 punti di vantaggio su Tommy Paul (8). Sale di una posizione Flavio Cobolli, che raggiunge il best ranking di 24 e si trova a 225 punti dalla Top 20. Perde invece ben sei posizioni, causa infortunio, Matteo Berrettini che si trova ora al numero 34. Sono in tutto nove i giocatori in Top 100 per l’Italia, che però può festeggiare il grande salto di Andrea Pellegrino. Il 28 di Bisceglie, grazie alla vittoria nel Challenger di Perugia, fa registrare un +37 in classifica salendo fino alla posizione numero 136 (suo best ranking già nel 2022).

Top 10 stabile ma occhio alla stagione su erba
Detto di Taylor Fritz, risalito al numero 4, resta stabile la Top 10 che registra però l’uscita di De Minaur e l’ingresso di Shelton. Con la stagione su erba che entra nel vivo ci sono però alcuni tennisti che rischiano di dover pagare tanti punti. Il primo è Jannik Sinner, che difenderà 900 punti fra Halle (vinto nel 2024) e i quarti a Wimbledon (400 punti). Carlos Alcaraz è il tennista che difende più punti (2.050), che derivano dalla vittoria di Wimbledon del 2024. Tanti punti da difendere anche per Novak Djokovic, che dovrà raggiungere l’11esima finale a Wimbledon per difendere i 1.300 punti dello scorso anno. Chi dovrà rispettare le aspettative, create lo scorso anno sull’erba, è Lorenzo Musetti. Il numero 2 d’Italia, persi i 100 punti della semi di Stoccarda (saltato per infortunio), ha ancora da difenderne 330 della finale del Queen’s ma, soprattutto, 800 della semifinale a Wimbledon per un totale di 1.330.
