Ci sono tre ventenni, ex vincitori di Slam junior, nell’entry list dell’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS: Dino Prizmic, Mili Poljicak e Rafael Jodar, senza dimenticare l’ex n.1 Rodrigo Pacheco Mendez. Il tabellone sarà guidato dagli specialisti Carballes Baena e Coria. In attesa delle wild card, l’Italia schiera Lorenzo Giustino
Limitandoci agli ultimi anni, da queste parti sono passati Jannik Sinner (nelle qualificazioni), Lorenzo Musetti, Holger Rune, Flavio Cobolli e tanti altri che poi hanno avuto successo in palcoscenici ancora più importanti.
La diciannovesima edizione dell’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS non si smentirà e porterà alcuni campioni del futuro sui campi in terra battuta dell’ASPRIA Harbour Club di Milano. L’appuntamento è dal 22 al 28 giugno, ma il primo atto ufficiale è arrivato con la pubblicazione dell’entry list, che conferma ancora una volta la bellezza dei tornei Challenger: da una parte diversi giocatori esperti, “di categoria”, dall’altra un piccolo esercito di giocatori promettenti e dal futuro assicurato.
La testa di serie numero 1 sarà l’esperto Robert Carballes Baena (n.63 ATP), che da specialista della terra battuta ha scelto di giocare sul rosso anche nella settimana precedente a Wimbledon. Subito dopo, una vecchia conoscenza dell’ASPRIA Harbour Club, quel Federico Coria vincitore nel 2022 (e finalista l’anno prima), che a Milano andrà a caccia di punti importanti per riavvicinare i top-100 ATP. Gente che garantirà un livello d’eccellenza, ma l’attesa è soprattutto su alcuni giovani in ascesa, capaci di vincere moltissimo a livello junior e desiderosi di fare altrettanto tra i professionisti.

Vincitori Slam e numeri 1 Junior
Scorrendo l’entry list, l’occhio va soprattutto su quattro nomi: il croato Dino Prizmic (classe 2005), che soltanto due anni fa si aggiudicava la prova giovanile del Roland Garros e aveva avuto un grande approccio tra i professionisti, vincendo due Challenger e qualificandosi per l’Australian Open 2024, per poi togliere un set a Novak Djokovic. Vittima di qualche infortunio, adesso si sta rilanciando.
Se Prizmic ha vinto il Roland Garros, a Milano arriverà un campione di Wimbledon, pure lui croato (classe 2004): si tratta di Mili Polijcak, possente ragazzone che compirà 21 anni il 13 luglio e che nell’ultimo anno ha centrato un importante salto di qualità.
Il trittico delle grandi promesse è poi completato dal messicano Rodrigo Pacheco Mendez, messicano classe 2005 che in patria è già stato soprannominato “Zurdo de Oro”, il mancino d’oro, dopo essere stato numero 1 del mondo Under 18. Nel 2023, tra l’altro, vinse proprio il Trofeo Bonfiglio a Milano. Anche nel suo caso, l’esordio tra i professionisti è stato molto positivo, sublimato dallo splendido quarto di finale ottenuto all’ATP 500 di Acapulco.
Ma non finisce qui: in questa particolare lista di ex vincitori Slam junior finisce anche lo spagnolo Rafael Jòdar, il cui nome di battesimo evoca suggestioni importanti. Non si tratta di un nuovo Nadal, anche perché ha effettuato una scelta diversa (è andato a studiare all’università negli Stati Uniti, laddove partecipa al Campionato NCAA rappresentando l’Università della Virginia), ma lo scorso anno ha vinto lo Us Open giovanile, attirando molte attenzioni su di sé. L’attività college gli ha impedito di giocare a tempo pieno nel tour ATP, ma secondo gli esperti vale già molto di più dell’attuale posizione numero 707.
In attesa delle Wild Card, l’Italia punta su Giustino
Passando agli italiani, l’unico ammesso di diritto è il campano Lorenzo Giustino, classe 1991, che qualche anno fa si era avvicinato ai top-100 e aveva colto risultati di rilievo anche nel circuito maggiore, ma nutrono qualche speranza di ammissione nel main draw anche Enrico Dalla Valle e Stefano Travaglia, rispettivamente quinto e ottavo esclusi dalla lista iniziale.
La pattuglia azzurra sarà comunque rinforzata dalle wild card, tre in tutto: una a disposizione degli organizzatori e due di pertinenza del Settore Tecnico FITP. La policy rimarrà la stessa: offrire un palcoscenico di livello a tanti italiani in crescita e bisognosi di esperienza.
Ma non finisce qui: a Milano ci sarà anche un ex top-20 ATP (nonché vincitore del torneo in due occasioni, nel 2011 e nel 2014), quell’Albert Ramos Vinolas che ha annunciato il ritiro, ma sta ancora giocando qualche torneo e peraltro ha fatto una bella figura al Roland Garros, e l’ex grande promessa del tennis mondiale Dominic Stricker. Classe 2001, ex fenomeno junior e vincitore al Roland Garros 2020, aveva avuto un grande approccio tra i professionisti (con tanto di un ottavo di finale allo US Open), poi si è un po’ smarrito tra infortuni e qualche problema personale.
L’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS sarà per lui una bella occasione per intascare punti preziosi. Ma il bello dei tornei Challenger risiede nella loro imprevedibilità, dell’equilibrio che regna sovrano anche tra giocatori che hanno classifiche molto diverse tra loro. L’ha confermato Federico Agustin Gomez, che l’anno scorso era un carneade e vinse il torneo partendo dalle qualificazioni. Oggi è vicino ai top-100 e ha raggiunto il secondo turno al Roland Garros.
Insomma, l’invito è chiaro: vale la pena presentarsi presso l’incantevole ASPRIA Harbour Club di Milano sin dalle qualificazioni, perché qualche bella sorpresa può arrivare anche da lì. Come è già successo in passato, e come certamente succederà ancora.
TennisTalker è Media Partner dell’Aspria Tennis Cup
