More
    TennisTalker MagazineRuud accusa l’ATP: “Ci obbligano a giocare anche da infortunati”

    Ruud accusa l’ATP: “Ci obbligano a giocare anche da infortunati”

    - Advertisement -

    Dopo l’eliminazione dal Roland Garros, il norvegese denuncia il sistema dei tornei obbligatori: “Se non ti presenti, perdi il 25% del bonus di fine anno. È ingiusto

    Conosciuto e riconosciuto come uno dei giocatori più educati e rispettosi del circuito, questa volta Casper Ruud non ci sta e non è la sconfitta il centro del discorso. Dopo l’uscita di scena al secondo turno del Roland Garros, il norvegese si è sfogato in conferenza stampa contro il sistema dell’ATP, che – secondo Ruud– costringe i giocatori a scendere in campo anche in condizioni fisiche precarie, per non subire penalizzazioni economiche.

    C’è un sistema di bonus che viene ridotto del 25% se non partecipi ai tornei obbligatori”, ha spiegato Ruud. “È un sistema discutibile, perché da una parte non vuoi presentarti infortunato, ma dall’altra rischi di perdere soldi e lasciare il posto a un altro giocatore. È un meccanismo che mette pressione ai tennisti anche quando non stanno bene. Non è molto equo”.

    Il norvegese ha raccontato di aver giocato il torneo con problemi al ginocchio, presenti già da un paio di settimane. “Ho preso antinfiammatori e antidolorifici per cercare di arrivare pronto, ma ovviamente non è stata una situazione ideale. In allenamento puoi evitare certi movimenti, in partita no: spingi, reagisci d’istinto, e rischi di peggiorare la situazione”.

    - Advertisement -

    Nelle ultime settimane Ruud si è ritirato da un solo torneo, il Geneva Open, a ridosso del Roland Garros. Ma ha scelto comunque di giocare a Parigi. Perché? La risposta è diretta e realistica: “So che questi mesi sono cruciali per la mia stagione e per la mia carriera. Se la gamba fosse rotta, ovviamente non giocherei. Ma è dura restare fuori, soprattutto quando ci sono tornei obbligatori. Gli altri giocano, fanno punti. Tu no. È come una corsa infinitauna ‘rat race’ — per mantenere la classifica. Se non partecipi, perdi terreno su tutti i fronti: economico, sportivo, psicologico”.

    Ruud ha voluto onorare l’impegno per non incorrere nella sanzione, ma ha sottolineato che si tratta di una dinamica che andrebbe rivista. “Spingi i giocatori a giocare malati o infortunati. E questo, a lungo termine, non fa bene né agli atleti né al tennis”.

    - Advertisement -

    Newsletter

    Ti potrebbe interessare...

     

    Segui i tornei in collaborazione con TENNISTALKER MEDIA PARTNER

    più popolari