Richard Gasquet abbandona per sempre il tennis professionistico. Il racconto di alcune tappe della carriera dell’enfant prodige
All’età di 38 anni – ne compirà 39 il 18 giugno – Richard Gasquet ha deciso di porre fine alla sua carriera professionistica. Si ritira così uno dei più grandi talenti di questo secolo nonché uno dei tennisti più amati dai fan del bel gioco. Il transalpino ha infatti rappresentato appieno il concetto di “bellezza” nel mondo del tennis, incorporando nel suo stile elementi del passato e del presente di questo sport. Ma Richard è stato anche l’esempio di come la pressione mediatica può creare problemi anche ad atleti di altissimo livello. Considerato infatti come uno dei tennisti più promettenti del mondo, Gasquet non è riuscito a soddisfare in pieno le aspettative della federazione francese, che vedeva in lui un possibile numero uno, sulla scia di René Lacoste e Yannick Noah.
A 9 anni sulla copertina di Tennis Magazine

All’età di 9 anni Gasquet era già considerato come la più grande promessa della Francia dai tempi di Noah. Nel 1995 infatti la rivista Tennis Magazine gli dedicò una copertina dal titolo “Il campione che la Francia attende” e nell’immagine il suo splendido rovescio a una mano. Qualche anno più in là diventerà numero uno Juniores ma nel circuito ATP non riuscirà mai a raggiungere gli obiettivi previsti, raggiungendo “solo” la settima posizione mondiale e tre semifinali a livello Slam, di cui due a Wimbledon.
La sfida con Nadal a 13 anni
E’ diventata col tempo celebre la partita giocata e vinta contro Rafa Nadal nel torneo “Le Petits As”, riservato ai migliori under 14 al mondo. Pensare che nel 2022, all’età di 36 anni ciascuno, i due si rincontreranno per l’ultima volta allo US Open. 18 sono state le sfide a livello ATP fra Rafa e Richard e tutte hanno visto trionfare la leggenda maiorchina.
Il più bel rovescio a una mano di questo secolo?
Il rovescio del giocatore occitano sarà considerato sicuramente come uno dei colpi più belli ed eleganti del tennis moderno. E’ impossibile stilare una classifica di bellezza, da Federer a Wawrinka, tanti sono i rovesci ad una mano che abbiamo ammirato in questi venticinque anni del nuovo millennio. Sicuramente Richard è stato uno dei pochi a fare di questo colpo un punto di forza oltre che di eleganza.
In un tennis sempre più fisico e veloce, Gasquet è riuscito a riportare le lancette indietro nel tempo adattandosi allo stesso tempo ai cambiamenti.
L’addio al tennis è l’ultima magia del transalpino, che appende la racchetta al chiodo contro il numero uno al mondo sulla terra di casa: un finale da film. In un universo parallelo, se le sliding doors della vita lo avessero portato in un’altra direzione, avrebbe potuto ritrovarsi lui al posto di Jannik come uomo da battere. Le potenzialità non mancavano, ma alla fine comunque il suo tennis resterà per sempre. Incorporando passato e presente con le sue gesta, il mago, nonostante non sia diventato “il campione che la Francia attendeva da Noah“, verrà sicuramente ricordato come modello di riferimento per la sua classe ed eleganza. Au revoir Richard!