Nella conferenza stampa al termine della semifinale vinta contro Tommy Paul, Sinner ha parlato anche della finale di domenica contro Alcaraz

Dopo 48 anni dalla finale disputata da Adriano Panatta, l’Italia avrà di nuovo un protagonista nella giornata di domenica. Jannik Sinner affronterà Carlos Alcaraz: non ci poteva essere epilogo migliore. L’azzurro ha parlato così della prossima partita durante la conferenza stampa di ieri sera:

“Ci conosciamo bene, è un grande test per me, è buono per me giocare con lui prima degli Slam così posso capire cosa migliorare“. Spero di recuperare, ho una vescica sotto il piede da un paio di match. Ma non ci sono scuse, darò il massimo domenica”.

Jannik ha anche analizzato le difficoltà avute durante la semifinale, sorprendenti considerando il livello di gioco che aveva avuto contro Ruud. ” Lui è partito molto bene, ha giocato giusto tatticamente, nel secondo set ha sbagliato due, tre palle, io sono entrato in partita e il match è cambiato. Ogni giorno è diverso, mi sono sentito in maniera differente, so che domenica sarà ancora diverso. Se voglio giocare alla pari, devo alzare il livello, dipenderà anche dalle condizioni ambientali ma a prescindere dal risultato, sono contento”.

Nonostante i problemi avuti, Sinner ha rifillato un 6-0 nel secondo set al proprio avversario, situazione simile a quanto accaduto con Medvedev allo US Open dello scorso anno: “A volte si pensa che I punti chiave sono quelli sul 3-3, sul 4-4 ma in realtà sono proprio i primi game. Mi ricordo il match con Danil il primo che ha fatto il break è volato e l’altro non è riuscito a riprenderlo”.

L’altoatesino ha poi concluso analizzando tecnicamente la partita e parlando di ciò che dovrà cambiare con Alcaraz: ” Sentivo che oggi facesse un po’ più freddo ma non così tanto, volevo far saltare la palla ma non ci son riuscito, non ho trovato la lunghezza che volevo e lui mi è entrato molto col rovescio, poi ho cercato di muoverlo sul dritto. Oggi la partita l’abbiamo vinta col cuore, trovando le soluzioni al momento. Contro Casper invece l’ho vinta col gioco perché andava tutto bene. Ogni partita è diversa. Devo cercare di mettere tutti i pezzi insieme per affrontare Carlos.”