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    Salvatore Caruso saluta e ringrazia il tennis. Dice stop l’ultimo italiano ad aver battuto Sinner

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    Ha colpito l’ultima palla sui campi del Foro Italico “Sabbo”, che dice addio al tennis giocato inginocchiandosi e baciando la sua amata terra rossa

    Una carriera emozionante quella del giocatore classe 1992 Salvatore Caruso (nato il 15 dicembre, lo stesso giorno dell’anno di Paolo Lorenzi), che all’età di 33 anni chiude il cerchio della sua vita tennistica.

    Lo scorso 29 aprile è stato sconfitto dal connazionale ventenne Massimo Giunta nel primo turno del torneo delle pre-qualificazioni, sul campo 1 della terra battuta romana. Quello rimarrà il suo ultimo match giocato da professionista.

    La sua carriera tra numeri ma soprattutto ricordi

    Sono tanti i ricordi indelebili che rimarranno nella mente e nel grande cuore di Salvatore. Parliamo della vittoria del Challenger di Barcellona nel 2019 che lo fece entrare in top 100, o del calore della famiglia che lo supportò nell’affrontare Djokovic a Parigi, o i tre giorni di allenamento con Roger Federer a Zurigo nel lontano 2013.

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    Oggi Salvatore ringrazia il suo sport inginocchiandosi a terra, porgendo un bacio alla sua amata terra rossa, con gli occhi chiusi. Ringrazia così il tennis per tutte le emozioni e lezioni di vita che gli ha regalato, ma soprattutto: ” Per la persona che mi ha fatto diventare“.

    Scorrendo i social vediamo quante siano le persone che oggi rendono omaggio ad un gran giocatore come Sabbo, così chiamato dagli amici. Da Andrea Vavassori a Filippo Baldi, a cui si aggiungono Marco Bortolotti, Raul Brancaccio e molti altri colleghi italiani. Lo ricorderemo tutti per i suoi risultati, ma soprattutto per aver fatto onore alla sua terra siciliana grazie a tenacia e determinazione, lottando ogni giorno con sudore e fatica per raggiungere i suoi obiettivi.

    Il suo ingrediente principale? Il sorriso, che gli ha permesso di tirare fuori la forza per affrontare tutte le difficoltà.

    Ha raggiunto il best ranking di numero 76 ATP, con 8 titoli vinti, 6 Futures e 2 Challenger. Un aneddoto da ricordare è sicuramente il doppio nell’ATP 500 di Rio de Janeiro nel 2020, quando insieme a Federico Gaio Salvatore arrivò in finale, arrendendosi solamente al match tie-break davanti alla coppia Granollers/Zeballos.

    Sempre lo stesso anno Caruso ha raggiunto il terzo turno degli Us Open e la semifinale dell’ATP 250 di Umago, quando superò per la prima volta in carriera un top 20 (numero 14 ATP Borna Coric).

    Tornando a parlare di Slam, il tennista di Avola ha superato il primo turno agli Australian Open, al Roland Garros e allo Us Open. A Wimbledon è riuscito ad accedere al tabellone principale, ma si è arreso due volte ai 64esimi.

    L’ultimo italiano ad aver messo ko Jannik Sinner

    Un record da evidenziare e ancora imbattuto? Salvatore Caruso è l’ultimo italiano ad aver sconfitto Jannik Sinner su un campo da tennis, prima che l’attuale numero 1 del mondo collezionasse una striscia di ben 14 vittorie consecutive contro gli azzurri.

    “Sabbo” vinse in rimonta con il punteggio di 5-7 6-4 6-2 al torneo di Cincinnati, nell’edizione di 5 anni fa, che si giocò in via eccezionale a Flushing Meadows, causa Covid.

    Caruso siederà ora in panchina come allenatore, cercando di trasmettere tutta la sua passione ed esperienza ai giovani sognatori.

    Il tennis è il mio mondo e lo rimarrà per tutta la vita“, ha dichiarato a cuore aperto quello che è stato davvero un grande giocatore.

    Grazie Sabbo e auguriamo il meglio per il tuo avvenire!

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