Matteo Berrettini esce sconfitto ai quarti di finale di Miami da Taylor Fritz dopo un match pazzesco durato 2 ore e 44 minuti
Non è bastato un Matteo Berrettini in formato deluxe per avere la meglio su Taylor Fritz nei quarti di finale del Miami Open. L’azzurro ha lottato con grinta e determinazione, annullando ben sei match point nel secondo set, ma alla fine ha dovuto cedere all’americano con il punteggio di 7-5, 6-7 (7), 7-5 dopo una battaglia di due ore e 44 minuti.
La partita
Primo set
Per il terzo match consecutivo, Berrettini ha messo subito pressione all’avversario strappandogli la battuta nel game inaugurale, come già accaduto contro Bergs e de Minaur. Tuttavia, Fritz ha risposto immediatamente con un contro-break e il set ha preso una piega equilibrata. Il romano ha mostrato un’ottima mobilità laterale, che gli ha permesso di colpire con precisione e sprigionare tutta la potenza del suo dritto. Entrambi i giocatori hanno avuto opportunità di break, ma alla fine è stato l’americano a trovare l’allungo decisivo sul 6-5, approfittando di un paio di errori di Matteo, per chiudere il primo parziale 7-5.
Secondo set
Nel secondo parziale, entrambi hanno alzato il livello nei turni di servizio, concedendo pochissimi punti all’avversario. Berrettini ha sfiorato il 90% di prime palle in campo, mentre Fritz ha mantenuto un’ottima solidità da fondo. Sul 6-5 per l’americano, il match sembrava ormai finito: Matteo ha concesso due match point, salvandosi grazie a un errore di Fritz e a un nastro favorevole. Si è arrivati al tie-break, che si è trasformato in una vera e propria altalena emotiva. L’americano ha avuto altre tre occasioni per chiudere, ma Berrettini ha mostrato nervi d’acciaio, annullando tutti i match point con colpi di grande classe, tra cui due ace e una straordinaria palla corta. Sul primo set point a disposizione, il romano ha chiuso il parziale con due dritti devastanti, portando il match al terzo set dopo un’ora e 50 minuti di gioco.
Terzo set
Nel set decisivo, Berrettini è partito forte, dando la sensazione di essere in controllo anche a livello fisico. Sul 2-2 ha annullato una palla break con una grande prima, ma la svolta è arrivata sul 5-5: in un game combattutissimo, Matteo ha concesso più volte opportunità a Fritz, che alla terza occasione ha trovato il break decisivo grazie a una risposta profonda di rovescio e un pizzico di fortuna. Sul 6-5, l’americano ha chiuso l’incontro al settimo match point, spegnendo i sogni di semifinale dell’azzurro.
Conclusione
Nonostante la sconfitta, questo torneo segna un’importante conferma per Berrettini, che sembra finalmente aver ritrovato il livello di gioco che lo aveva portato tra i migliori del mondo. Un anno fa, nello stesso periodo, disputava un Challenger a Phoenix, mentre oggi ha giocato alla pari contro il numero 3 del seeding in un Masters 1000. Segnali incoraggianti in vista della stagione sulla terra battuta.
Taylor Fritz ora affronterà in semifinale il giovane ceco Jakub Mensik, mentre nell’altra parte del tabellone Novak Djokovic continua a scrivere la storia, diventando il più anziano semifinalista di un Masters 1000 dal 1990.