Gran partita di Luciano contro Martinez. Lorenzo batte Navone e i crampi. Matteo supera Yibin Wu (che è bello ritrovare a questi livelli)
L. Darderi b. P. Martinez 6-4 6-1
Luciano Darderi ha superato, in un match rapidissimo, lo spagnolo Pedro Martinez, contro il quale durante gli Australian Open di quest’anno si era ritirato sotto di un set e di un break. Poca fatica e massima resa per Luciano, autore di un break decisivo alla fine del primo set e dominatore totale nel secondo. Martinez è durato fino al 4-4 del primo parziale, poi un crollo psicofisico importante ha consegnato il match nelle mani dell’azzurro.

Il riassunto del match: il miglior Darderi in stagione prolunga la permanenza a Miami
Primo set molto lineare, con 5 game su 10 conclusi a zero. Le statistiche d’altronde parlano chiaro: 100% di punti con la prima per Darderi (18/18) e 82% con la prima e 75% con la seconda per Martinez. La differenza l’ha fatta l’ultimo game del set, in cui Darderi avanti 5-4 ha ottenuto il break e di conseguenza il set alla terza palla utile. L’azzurro si è quindi portato un set avanti dopo 36 minuti, conservando le energie necessarie per provare a chiuderla in due.
Dopo un apparente equilibrio, anche il secondo set prende la via dell’Italia. Martinez non si riprende più, Darderi ottiene il break prima sul 2-1 e poi sul 4-1. Nell’ultimo turno di battuta dell’azzurro Martinez non oppone la minima resistenza, e l’incontro si chiude 6/4 6/1 in 1h04′. Luciano affronterà al secondo turno Hubert Hurkacz, testa di serie numero 21 e con cui non si è mai trovato faccia a faccia nel circuito.
L. Sonego b. M. Navone 7-5 7-5
Vittoria sofferta ma comunque in due set per Lorenzo Sonego. Il tennista torinese vince in volata entrambi i parziali piazzando i due break decisivi sempre nel dodicesimo gioco, ed è bravo a tirarsi fuori dalla zuffa quando i crampi incominciano a insolentirlo verso la fine della seconda frazione. Sonego in avvio è frizzante, spinge con il dritto e accorcia il campo, ma l’argentino è bravo a ribattere colpo su colpo. Le uniche occasioni in risposta capitano nel sesto game sulla racchetta di Lorenzo, che però non capitalizza, così è il dodicesimo gioco a decidere, quando il nostro rappresentante, sotto 40-15, piazza l’incursione decisiva nel servizio dell’avversario grazie a una manciata di drittoni in spinta.
Nel secondo set tutto sembra apparecchiato per una facile soluzione della vicenda, visto che il break a favore di “Sonny” arriva molto prima, precisamente nel quarto game, ma Navone non ci sta: sul 5-3 l’argentino in risposta annulla due match point (anche se sul primi di essi è Sonego a commettere doppio fallo) e va al cambio campo con la chance di poter servire per rientrare sul cinque pari, mentre Lorenzo è costretto a farsi trattare la gamba destra afflitta da crampi. Navone in effetti pareggia, ma l’azzurro è bravo a evitare che l’entusiasmo di Mariano, i propri muscoli e una partita lunga finiscano per creargli problemi. Così, ancora nel dodicesimo gioco, Lorenzo spinge tutto quello che può e strappa il break decisivo che gli regala il secondo turno contro la terza testa di serie Taylor Fritz. I precedenti sono addirittura sette, con Fritz avanti per cinque vittorie a due. L’ultimo incontro a Cincinnati nel 2023, con vittoria in due di Taylor.
M. Arnaldi b. [WC] Y. Wu 7-6(3) 4-6 6-3
Deve sudare più camicie del previsto Matteo Arnaldi, che riesce a venire a capo del match contro la wild card Yibing Wu solo dopo due ore e mezza di lotta. Non la miglior versione di Matteo, va detto, ma occorre sottolineare i meriti di un ragazzo, Yibing Wu, tornato a esprimersi su buonissimi livelli dopo aver passato gli ultimi anni più in clinica che sul campo. Ex numero 1 tra gli juniores, Wu è stato condizionato nella sua carriera fin qui da molteplici problemi a polso, piede, spalla e gomito, che lo hanno tenuto fuori per quasi tre anni dal marzo del 2019 al gennaio del 2022. Ulteriori guai ne hanno recentemente condizionato la fine della scorsa stagione e rinviato l’esordio in quella attuale: l’ultimo match giocato dal venticinquenne cinese prima del suo esordio a Miami è stato al terzo turno del Masters 1000 di Shanghai contro Carlos Alcaraz.
IL MATCH – Arnaldi parte deciso senza tuttavia riuscire a fare breccia nel servizio dell’avversario, il quale è però costretto ad arrampicarsi sugli specchi per tenere i turni in battuta del settimo, nono, e undicesimo game che gli garantiscono il tie break: per cavarsela, Yibing deve giocare complessivamente trentotto punti e annullare sei palle break. Fatica sprecata, peraltro, perché il gioco decisivo è dominato da Arnaldi, che si porta in vantaggio.
Nel secondo, Wu sistema la battuta e il parziale fila senza grossi sussulti fino al nono game, quando due dritti cruciali indirizzano la partita verso il terzo set: il primo è quello piazzato dal cinese per garantirsi la prima palla break dell’incontro; il secondo, comodo, lo butta Arnaldi per il 5-4 e servizio Cina. Al momento di chiudere la frazione Yibing ricomincia ad avere problemi con il servizio e regala tre palle del contro break, salvo ridestarsi in tempo per mettere cinque punti in fila che gli garantiscono il prolungamento.
A questo punto la ragione va a chi sospetta che la lunga assenza dai campi possa non essere una buona notizia per il cinese. Wu in effetti annaspa, comprensibilmente: in un battibaleno si trova sotto 3-0, e poco dopo 5-1. Ha un ultimo sussulto, il ragazzo da Hangzhou, che strappa il servizio nel settimo game e annulla un match point nell’ottavo, ma il successo di Arnaldi, che dovrà crescere, e molto, già dal prossimo match contro Tomas Machac, è solo rinviato di qualche minuto.