Provocazioni e scintille fra i due giocatori al Challenger di Phoenix
Alexander Bublik era pronto a venire alle mani con Corentin Moutet dopo il loro quarto di finale al Challenger di Phoenix la scorsa settimana.
Dopo la vittoria del kazako per 2-6, 7-6, 7-5, il clima si è surriscaldato quando Moutet ha cercato di interrompere il servizio decisivo dell’avversario dichiarando di non essere pronto. Bublik ha risposto bruscamente: “Non me ne frega niente”, suscitando le risate del pubblico.
Alla stretta di mano finale, invece di un gesto sportivo, i due si sono affrontati verbalmente, con Bublik che ha persino lanciato la provocazione: “Vuoi combattere? Vediamoci fuori tra dieci minuti”, mentre l’arbitro cercava di placare la situazione.
Pochi giorni dopo, Moutet ha commentato cripticamente sui social: “Le persone sono diverse davanti e dietro le telecamere. I veri sanno, non dirò altro”, mentre Bublik ha evitato dichiarazioni.
Les coulisses de l’altercation entre Alexander Bublik et Corentin Moutet 🇫🇷 au Challenger 175 de Phoenix la semaine dernière 👀
— Univers Tennis 🎾 (@UniversTennis) March 19, 2025
🗣️ « Tu veux qu’on se batte ? On se voit dehors dans 10 minutes » 😶pic.twitter.com/HfeV7Mfusv
L’episodio ha acceso il dibattito tra il pubblico: alcuni hanno trovato la situazione divertente e paragonabile alle leggendarie rivalità del passato, come quelle tra McEnroe e Connors o Serena Williams e gli arbitri. Altri, invece, si chiedono se questi drammi stiano arricchendo lo sport o distraendo dall’essenza del gioco.