More
    TennisTalker MagazineNewsLutto per l'Australia: ci ha lasciati Fred Stolle. Il ricordo di Darren Cahill
    Pubblicato in:

    Lutto per l’Australia: ci ha lasciati Fred Stolle. Il ricordo di Darren Cahill

    Fred Stolle, icona del tennis australiano ci lascia all’età di 86 anni. Darren Cahill lo ricorda così: “Un grande uomo ed una leggenda del nostro sport

    Purtroppo, oggi è arrivata una triste notizia: Fred Stolle, leggenda del tennis australiano e mondiale, ci ha lasciati. Dopo una straordinaria carriera da professionista, che lo ha visto conquistare titoli del Grande Slam e raggiungere la vetta del ranking mondiale, Stolle ha continuato a lasciare il segno nel mondo del tennis, diventando un apprezzato commentatore sportivo.

    La vita di Fred Stolle: da campione Slam a “la voce del tennis”

    Il campione Stolle: numero 1 al mondo e vincitore di Slam

    Fred Stolle era nato nell’ottobre del 1938 a Hornsby in Australia. Grazie al mondo del tennis è conosciuto per essere stato una delle leggende “Aussie”, uno dei protagonisti della generazione d’oro che spiccarono negli anni Sessanta.

    Stolle ha raggiunto il numero 1 del mondo nel 1966 dopo aver sconfitto John Newcombe nella finale degli US Open, mentre l’anno prima si era aggiudicato il torneo del Roland Garros dopo aver sconfitto Tony Roche. Fred ha raggiunto altre cinque finali del Grande Slam in singolare: due volte in Australia e tre volte a Wimbledon.

    Stolle “Il focoso”: la stellare carriera di doppio e la guida dell’Australia in Coppa Davis

    I più grandi successi di Fred Stolle sono arrivati in doppio, specialità che lo ha visto vincitore di 17 titoli slam (di cui sette nel misto) conquistando tutti e quattro i major maschili almeno due volte. In totale ha vinto 10 majors: quattro con Roy Emerson, quattro in coppia con Bob Hewitt e due con Ken Rosewall.

    Fred Stolle ha dato inoltre un enorme contributo per l’Australia con la vittoria di tre Coppe Davis consecutive, fra il 1964 e il 1966. Proprio in quegli anni Stolle era soprannominato “The Fiery” (il focoso, l’irascibile): un simpatico e ironico aggettivo assegnatogli per la sua partenza lenta al mattino e del suo gioco silenzioso sui campi di allenamento.

    Proprio per questo, Fred una volta scrisse che per alcuni il campo da tennis era come un ring di boxe, ma per lui era “come stare su un palcoscenico”.

    La carriera da coach

    Dopo essersi ritirato, nel 1977 Fred Stolle è sceso dal palcoscenico ed è passato dietro le quinte come coach. Sotto la sua guida è cresciuto anche lo statunitense Vitas Gerulaitis, fino alla sua prematura scomparsa nel 1994. Vitas iniziò a giocare a tennis con il padre (ex numero 1 della Lituania), e diventò professionista nel 1974 dopo essere stato ai vertici della classifica juniores statunitense

    Nel 1977 e 1979 Vitas si aggiudicò gli Internazionali d’Italia di tennis. Per quanto riguarda il Grande Slam, nel 1975 vinse il torneo di doppio a Wimbledon, nel 1977 il singolare agli Australian Open sconfiggendo in finale l’inglese John Lloyd, nel 1979 fece finale all’Us Open e nel 1980 al Roland Garros. Fece parte della top ten mondiale per buona parte degli anni ’70 e nei primi anni ’80, ma non riuscì a prendere il volo come i grandi campioni della sua epoca come Jimmy Connors, John McEnroe e Björn Borg.

    Proprio a quest’ultimo sono legati due episodi celebri di Vitas Gerulaitis: la fantastica semifinale di Wimbledon del 1977 persa contro lo svedese in 5 set, e la famosa frase che pronunciò nel 1983 alla notizia del ritiro dalle competizioni di Borg. Da lui aveva perso ben 16 volte su 16: “deve ancora nascere chi sia in grado di battere Gerulaitis 17 volte di seguito“, una frase ironica identica a quella pronunciata dopo aver battuto Jimmy Connors, ponendo così fine ad una striscia di 16 sconfitte consecutive contro l’americano.

    Fred Stolle, un simpatico e amato commentatore sportivo per quasi 50 anni

    Fred Stolle non ha mai perso la passione per il mondo dello sport e del tennis. L’australiano è poi diventato un celebre commentatore sportivo per i tornei del Grande Slam noto come “la voce del tennis” per Nine Network e le reti Fox Sports ed Espn.

    Le dediche del tennis australiano: Craig Tiley, Darren Cahill e Rod Laver

    Fred Stolle è stato inserito nella International Tennis Hall of Fame nel 1985. Questo testimonia la sua indimenticabile carriera e persona, amata da tutto il mondo. In molti lo stanno già ricordando, come ad esempio gli australiani Craig Tiley, Rod Laver e Darren Cahill.

    Il CEO di Tennis Australia, Craig Tiley, ha ricordato Stolle come una “figura iconica” del tennis come giocatore e commentatore: “L’eredità di Stolle è fatta di eccellenza, dedizione e profondo amore per il tennis. Il suo impatto sullo sport sarà ricordato e amato da tutti coloro che hanno avuto il privilegio di assistere al suo contributo. Quando si parla dell’epoca d’oro dell’Australia e della progressione dal dilettantismo al professionismo, il nome di Stolle è tra i migliori. I nostri pensieri e le nostre più sentite condoglianze sono rivolte alla famiglia e agli amici di Fred in questo triste momento”.

    Stolle lascia la moglie Pat, le figlie Monique e Nadine e il figlio Sandon. Quest’ultimo nel singolare ha avuto come miglior risultato il terzo turno a Wimbledon, mentre in doppio si è distinto maggiormente come il padre. Difatti, Sandon ha vinto gli US Open, mentre al Roland Garros e a Wimbledon si è dovuto arrendere in finale.
    Proprio dopo questi risultati, “Stolle Junior” ha raggiunto la sua migliore posizione nella classifica del doppio arrivando numero 2 al mondo.

    Rod Laver, altra icona del tennis australiano, ha pubblicato un omaggio a Stolle su X: “Come ho scritto nel mio libro sull’epoca d’oro del tennis australiano, Fred Stolle era un tipo troppo gentile per serbare rancore. Ci voleva il migliore per battere il migliore. Non ci siamo mai stancati di rivivere il passato mentre viaggiavamo per il mondo guardando al futuro con un amore duraturo per lo sport”.

    Il coach di Sinner, Darren Cahill, il quale si separerà dal numero 1 al mondo al termine della stagione 2025, ha condiviso una dedica per la scomparsa del connazionale. Cahill ha condiviso il post pubblicato dall’account degli Australian Open, aggiungendo: “Un grande uomo ed una leggenda del nostro sport“.

    Newsletter

    Ti potrebbe interessare...

     

    Segui i tornei in collaborazione con TENNISTALKER MEDIA PARTNER

    più popolari