La Laureus Academy ritira la candidatura di Sinner come sportivo dell’anno dopo il caso doping: “La squalifica di tre mesi non ne rende idonea l’eleggibilità”. Intanto la sua prima posizione nel ranking continua a essere salda
Jannik Sinner continua ad essere sotto i riflettori anche se non scende ufficialmente in campo ed è lontano dai tornei in corso. Oggi è arrivata una nuova conseguenza legata alla squalifica subita dall’altoatesino: l’esclusione dalla sua candidatura per il premio di “Sportivo dell’anno” ai prossimi Laures Awards.
Jannik Sinner fuori dalla candidatura per il premio di “sportivo dell’anno”
Già da qualche settimana Jannik Sinner ha iniziato a scontare la squalifica di tre mesi patteggiata in seguito all’accordo con la Wada per dimenticare per sempre il caso Clostebol che lo tormenta. Il numero uno al mondo resterà lontano dai campi fino al 4 maggio; nel frattempo ha la possibilità di prepararsi con il suo team al meglio per essere competitivo, anche se non potrà allenarsi in strutture ufficiali affiliate alle federazioni fino al 14 aprile.
Purtroppo le vicende extra campo sono sempre di più, ed è arrivata un’altra notizia che lo riguarda. La sospensione afflitta costerà all’altoatesino la candidatura al premio di “Sportivo dell’anno” per i Laureus World Sports Awards, ossia i premi annuali assegnati ad atleti di varie discipline sportive che si sono distinti durante l’anno precedente per i loro risultati. L’anno scorso il premio è andato al collega Novak Djokovic, mentre i candidati per l’anno corrente verranno annunciati il 3 marzo a Madrid. La cerimonia di consegna dei premi avverrà lunedì 21 aprile sempre nella capitale spagnola. Jannik al momento della selezione era stato scelto come uno dei possibili vincitori da una giuria composta da più di 1300 celebri media sportivi provenienti da tutto il mondo, ma la sua squalifica ha fatto cadere il palco.
La decisione della Laureus World Sports Academy
La Laureus Foundation, l’ente che organizza l’Oscar dello sport, lo ha considerato politicamente non corretto e lo ha quindi escluso. A chiarire il motivo è stato il presidente dell’associazione Sean Fitzpatrick: “A seguito delle discussioni avvenute all’interno della Laureus Academy, è stato deciso che la candidatura di Jannik Sinner per il premio di Sportivo dell’anno verrà ritirata. Abbiamo seguito il caso, le decisioni degli organismi globali competenti e, pur prendendo atto delle circostanze attenuanti, riteniamo che la squalifica di tre mesi renda la candidatura non idonea. Jannik e il suo team sono stati informati“.
In molti stanno già protestando, ed è da chiedersi perchè visto che per la Wada Jannik non è colpevole di doping, ma solo di responsabilità oggettiva, perché debba esserlo per la Laureus, una fondazione finanziata da ricchissimi marchi e con sede a Monte Carlo, e che fa opere meritorie grazie ai suoi grandi ex campioni testimonial. Il motto di Laureus è il seguente: “lo sport ha il potere di cambiare il mondo”, ma questa decisione non sembra molto “fair” e in linea con i suoi valori sportivi e umani. Il suo ideatore Nelson Mandela, dopo aver passato 27 anni ingiustamente in carcere, forse avrebbe voluto prendere parola.
Jannik vince anche senza giocare
Jannik Sinner riesce ad essere vincente anche se non scende in campo. Alexander Zverev ha avuto le sue chance, ma non le ha sfruttate. Dopo aver perso ai quarti sia a Buenos Aires che a Rio de Janeiro, ha peggiorato la situazione ad Acapulco, dove è stato eliminato agli ottavi da Tien.
Le prestazioni negative del tedesco tra Argentina, Brasile e Messico fanno sì che l’altoatesino possa passare almeno 44 settimane da numero 1 nella classifica mondiale. I calcoli assicurano che Sinner resterà in cima almeno fino al 13 aprile: è molto difficile che prima del suo rientro in campo venga spodestato.
Lasciamo parlare i numeri
Jannik tornerà a competere al Masters 1000 di Roma con 9730 punti sicuri. Per scavalcarlo Zverev dovrà farne nel frattempo almeno 2395, mentre Alcaraz 3620.
Lo spagnolo e il tedesco hanno due tattiche differenti: il primo non ha fretta di scalare la classifica tenendosi impegnato solo nei tornei più importanti. Al contrario, il secondo sta remando contro vento per superare Sinner, ma l’impresa è molto complicata. Zverev deve vincere almeno due tornei tra Indian Wells, Miami e Montecarlo e arrivare in finale nel terzo. Questo a meno che non decida di giocare anche qualche Atp 250 tra Bucarest, Houston e Marrakech. Sarà dura: a Indian Wells non ha mai superato i quarti, a Miami ha guadagnato la finale nel 2018 e a Montecarlo è stato sconfitto in semifinale.
Nel caso in cui dovesse accadere il miracolo, la gloria di Zverev rischierebbe di durare quanto un fiammifero. A Sascha scadranno infatti i 1000 punti conquistati a Roma, dove ha trionfato nel 2024, e altri 1300 al Roland Garros, dov’è stato finalista lo scorso anno: in terra francese aveva perso all’ultimo atto proprio contro Alcaraz. Se si fa un conto totale, 2300 punti contro i soli 800 di Sinner, tutti legati alla semifinale nello Slam parigino. Nel caso, quindi, Jannik potrebbe riprendersi il primo posto in classifica già agli Internazionali.