L’ex numero 1 del mondo risale dal 2-6 2-5 contro Kalinina. Oltre ad Anisimova e Ostapenko out anche Kasatkina e Alexandrova
Giornata da capitomboli inaspettati quella in via di conclusione nell’Emirato sede del secondo “Mille” WTA stagionale. Tra le protagoniste dei molti sorprendenti rovesci odierni Amanda Anisimova e Jelena Ostapenko, rispettivamente vincitrice e finalista nel torneo inaugurante la stagione della prestigiosa categoria chiusosi sabato a Doha: entrambe a corto di forze e adrenalina, Amanda e Alona hanno raccolto la miseria di undici giochi in due al cospetto di McCartney Kessler, già campionessa a Hobart a inizio anno, e di Moyuka Uchijima, qualificata. Duro il back-to-back del febbraio mediorientale, per chi non è, o non è più, abituato a gestire certe pressioni.
Emozioni forti, anzi fortissime, le ha regalate la sfida di primo turno tra Victoria Azarenka e Anhelina Kalinina, vinta dall’ex numero uno del mondo in quasi tre ore di lotta e incredibili capovolgimenti di fronte. Vika potrà raccontare al figlioletto Leo di aver compiuto a trentacinque anni e mezzo la tripla rimonta più incredibile della carriera. Sotto 6-2, 5-2 contro l’attuale numero 51 WTA, la bielorussa è riuscita – senza dover fronteggiare match point – ad arrampicarsi fino al tie break del secondo set, dov’è risalita dal 2-4 mettendo a segno cinque punti consecutivi.
Inerzia finalmente cambiata? Neanche per sogno. L’ucraina nella frazione decisiva è andata avanti di due break e ha avuto a disposizione prima una palla per il 4-0, poi due per il 4-1. Dal 4-2, Azarenka ha infilato i quattro giochi consecutivi che le hanno garantito la vittoria al termine di una delle partite più strambe giocate in carriera. In regalo, un bel secondo turno contro Iga Swiatek.
In una giornata tosta per le graduate non provviste di bye, hanno lasciato precocemente Dubai altre due teste di serie di serie, dopo le eliminazioni di Kalinskaya e Vekic già archiviate nella giornata di ieri: si tratta di Daria Kasatkina, nettamente battuta dalla wild card Sorana Cirstea, e di Beatriz Haddad Maia, altrettanto facilmente sconfitta da una collega comunque in buona forma come Anastasia Potapova, recente campionessa a Cluj-Napoca. A proposito di giocatrici in forma, fa discreto rumore l’eliminazione di Ekaterina Alexandrova, arrivata per mano di Veronika Kudermetova: pur sprovvista di testa di serie, Alexandrova aveva le sembianze della più classica delle mine vaganti in tabellone, considerati il trionfo a Linz di due settimane fa e la semifinale a Doha guadagnata in quella appena trascorsa. Discreta sorpresa anche l’eliminazione di Ons Jabeur, battuta in due da Peyton Stearns: la tunisina ha avuto l’opportunità di chiudere al servizio il primo set nel decimo gioco, ma senza mai arrivare a set point è stata trascinata al tie break, perso per otto punti a sei. Nella seconda frazione a fare la differenza è stato un solo break, quello ottenuto dalla giocatrice di Cincinnati nel terzo game. Al secondo turno Stearns affronterà la finalista dell’Open d’Australia 2024 Qinwen Zheng.