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    TennisTalker MagazineNewsRelazione tossica e aggressioni verbali: confermata la sospensione a Vukov, l'ex coach di Rybakina
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    Relazione tossica e aggressioni verbali: confermata la sospensione a Vukov, l’ex coach di Rybakina

    Non si mette bene la situazione di Stefano Vukov. All’ex allenatore di Elena Rybakina è stata confermata la sospensione di un anno dagli eventi WTA. Potrà solamente seguire le partite come normale spettatore pagante

    Dopo le denunce scattate a seguito di segnalazioni circa le molestie e le presunte aggressioni verbali dell’ex allenatore, abbiamo maggiori informazioni sulla relazione Vukov-Rybakina. Come infatti rivelato dal New York Times, la portavoce WTA Portia Archer avrebbe consegnato all’ex coach un fascicolo con tutte le sue infrazioni. Il croato avrebbe definito Rybakina “stupida” dicendo che senza di lui sarebbe “ancora in Russia a raccogliere patate“.

    Ad aggravare la situazione anche il rifiuto del croato di lasciare la tennista kazaka sola durante gli US Open nonostante il licenziamento, violando così la direttiva “no contact” in vigore. La “direttiva no contact” della WTA si riferisce a una misura adottata dalla Women’s Tennis Association per proteggere gli atleti da abusi, molestie o comportamenti inappropriati da parte di allenatori, dirigenti o altre figure all’interno del circuito.

    Un rapporto definibile come tossico che ha compromesso la salute mentale della tennista

    Nonostante tutto ciò Rybakina ha difeso il suo ex allenatore, dichiarando che mai ha subito maltrattamenti durante i loro anni di collaborazione e che non è d’accordo con la sospensione provvisoria. Il reale problema di questa vicenda è proprio questo, cioè che l’accusato è difeso in tutto e per tutto da chi, secondo chi indaga, avrebbe subito il suo comportamento scorretto. Perché se Rybakina confermasse le tesi dell’accusa il problema e la vicenda avrebbero contorni più chiari ed evidenti. La difesa a spada tratta di Vukov da parte della kazaka, invece, pone un alone di mistero preoccupante su tutta questa storia. Un alone che ci fa riflettere sia sulla salute psicofisica della tennista, sia sino a quanto in fondo la “tossicità” della relazione si sia spinta.

    Il comunicato

    “La WTA conferma che l’indagine indipendente su una potenziale violazione del codice di condotta WTA da parte di Stefano Vukov si è conclusa. A seguito di questo processo, la sospensione resta in vigore. Per proteggere la riservatezza e l’integrità dell’indagine e dei suoi risultati, la WTA non fornirà ulteriori dettagli. Rimaniamo impegnati a garantire che tutte le questioni siano gestite in modo giusto e obiettivo, in conformità con il codice di condotta WTA“.

    La turbolenta stagione di Rybakina a causa delle vicende fuori campo

    Nonostante tutte le incertezze palesate e la reticenza, Rybakina si è trovata costretta a dover abbandonare, per cause di forza maggiore, il suo allenatore. Come sostituto aveva incaricato lo scorso novembre Goran Ivanisevic, che aveva appena terminato il suo mandato come allenatore di Novak Djokovic .

    Ma non tutto è andato come sperato. Dopo gli Australian Open la collaborazione con Goran si è risolta in via anticipata rispetto alle aspettative. Il vincitore di Wimbledon 2001 avrebbe lavorato in condizioni pesanti soprattutto a seguito del ritorno non condiviso di Vukov. Questo riavvicinamento sembra essere stata la causa che ha portato Ivanisevic a prendere la decisione di lasciare l’incarico.

    Un nuovo ciclo con Davide Sanguinetti?

    La strada dell’ex numero 3 del mondo si è tinta nel frattempo d’azzurro. Dopo la separazione da Ivanisevic, infatti, la tennista kazaka si è affidata alla guida dell’italiano Davide Sanguinetti, il quale ha escluso che la presenza di Vukov sia un problema, affermando inoltre che una con il talento della kazaka non può accontentarsi di vincere un solo Slam (nello specifico, Wimbledon nel 2022).

    Prossimi impegni

    Intanto la tennista scenderà in campo oggi, mercoledì 12 febbraio, alle ore 12:10, al WTA 1000 Doha contro Sramkova. Qualora vincesse, la numero 7 del mondo incontrerebbe nel round successivo Iga Swiatek, detentrice del torneo.

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