La tennista britannica è alla ricerca del settimo allenatore della sua carriera professionistica dopo aver interrotto la collaborazione con Nick Cavaday
Emma Raducanu, 22 anni, è appena risalita tra le prime 60 del ranking mondiale grazie al suo miglior risultato in carriera all’Australian Open, dove ha raggiunto il terzo turno. Per scalare ulteriormente il ranking, avrà ora però bisogno del supporto di un nuovo coach, dato che Nick Cavaday ha lasciato il suo ruolo per motivi di salute. Il 38enne ha infatti deciso di dimettersi per “dedicare più tempo alla propria salute” e recuperare completamente.
Raducanu ha ringraziato Cavaday per il lavoro svolto nei 14 mesi insieme, dichiarando: “Vorrei ringraziare Nick per la splendida collaborazione nell’ultimo anno e oltre, specialmente nel periodo post-interventi chirurgici. Gli auguro il meglio per il suo prossimo capitolo e sono certa che resteremo in contatto.”
Cavaday conosce Raducanu da quando aveva 10 anni e nel congedarsi ha dichiarato: “Mi fa piacere che Emma sia tornata a essere una presenza stabile nel circuito, con un ranking tra le prime 60. Non vedo l’ora di vedere cosa riuscirà a fare in futuro.”
Raducanu ha lavorato in passato con Nigel Sears, Andrew Richardson, Torben Beltz, Dmitry Tursunov e Sebastian Sachs, prima che Cavaday prendesse il comando. Nel torneo WTA 250 di Singapore è stata seguita dal nuovo preparatore atletico Yutaka Nakamura, ma la mancanza di un allenatore a bordo campo si è fatta sentire e la britannica è stata eliminata al primo turno dalla spagnola Bucsa.
All’Australian Open, Raducanu aveva battuto la testa di serie numero 26 Ekaterina Alexandrova e poi Amanda Anisimova in due set. Al terzo turno ha però dovuto affrontare la numero 2 del mondo, Iga Swiatek, contro la quale ha racimolato un solo game.