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    TennisTalker Magazine"L'Australia crede a Olya e Brenda". Dalle tribune arriva l'accusa a Zverev

    “L’Australia crede a Olya e Brenda”. Dalle tribune arriva l’accusa a Zverev

    Poco prima del discorso del tedesco durante la premiazione, l’urlo di una spettatrice squarcia il silenzio. Il riferimento è alle accuse di violenza domestica e lesioni mosse in passato dalle due donne a Zverev.

    L’Australia crede a Oyla e Brenda“, “L’Australia creda a Olya e Brenda“. La finale dell’Australian Open è appena terminata, e un atterrito Sascha Zverev sta per prendere la parola durante la premiazione, quando delle urla provenienti dalle tribune rompono di netto il silenzio.

    L’Australia crede a Olya e Brenda“. In pochi in quel momento capiscono cosa stia davvero succedendo, ma Zverev pare impacciato, giochicchia con le aste dei microfoni, non sa che fare. Poi le grida cessano, perché l’autrice viene accompagnata dagli steward fuori dall’impianto.

    Ma chi sono Olya e Brenda, e perché la spettatrice le ha tirate in ballo? La donna evidentemente si riferiva Olya Shrypova e a Brenda Patea, le due ex fidanzate di Zverev che in passato hanno mosso nei confronti del finalista dell’Australian Open pesantissime accuse di violenza e lesioni.

    Ormai cinque anni fa, Olya Shrypova aveva rivelato di essere stata vittima di reiterate violenze durante lo US Open del 2019, ma non aveva intrapreso azioni legali contro il ventisettenne nato ad Amburgo. C’era stata sì un’indagine condotta dall’ATP e conclusasi all’inizio del 2023, che non aveva però portato a conseguenze per Zverev in quanto non erano state ravvisate prove sufficienti a suo carico.

    Brenda Patea è invece la madre della figlia di Zverev, Mayla. La donna aveva denunciato il giocatore, a suo dire reo di averla spinta contro un muro e di averle pressato un cuscino sulla faccia nell’appartamento che all’epoca dei fatti (era il 2020) la coppia condivideva. Nel giugno dello scorso anno, tuttavia, il caso che vedeva il tennista indagato per lesioni è stato archiviato da un tribunale di Berlino, dopo che i legali delle due parti in causa hanno trovato un accordo fuori dal giudizio in conseguenza del quale Sascha avrebbe versato a Patea 200 mila euro.

    Nel corso della conferenza stampa post match Zverev ha prefertio non entrare nei dettagli dell’accaduto: “Se la donna in tribuna credeva alle parole che ha urlato buon per lei. Le ultime accuse sono cadute mesi fa, non intendo più riaprire questo argomento“.

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