Dopo la vittoria in semifinale, Jannik ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa con la sua solita pacatezza, parlando anche di ciò che lo attende domenica contro Zverev
Dopo la grande vittoria in semifinale contro Ben Shelton, Jannik Sinner, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti in sala stampa, ha analizzato la partita e la rimonta nel primo set: “Era un set cruciale, entrambi stavamo bene, ho cercato di stare calmo nei momenti importanti, sapevo che il primo set era importante specialmente quando ha servito per il set, e poi nel tie-break ho giocato in maniera solida e questo mi ha dato la fiducia necessaria per gli altri due set.”
Al giocatore azzurro è stato anche chiesto se si sentisse imbattibile in questo momento, ed è arrivata subito una risposta negativa: “So di lavorare molto, cerco di rimanere calmo, non do mai nulla per scontato e, sai, sono semplicemente molto ben preparato. Ho avuto una off-season intensa e carica di lavoro, e ogni giorno seguo una routine per migliorare“.
Alla domanda se fosse cambiato qualcosa dopo essere diventato numero uno, l’altoatesino ha risposto con un altro perentorio ‘no’. “Nulla è cambiato dopo essere diventato numero uno. È una posizione importante, ma ho 23 anni, non sono perfetto e ho molte cose su cui lavorare. Ci sono aree in cui posso migliorare, ed è proprio su questo che stiamo concentrando il nostro lavoro. Ogni giorno è una grande sfida: c’è sempre un avversario diverso e cerchi di capire cosa sta succedendo. A volte incontri difficoltà, provi a trovare la soluzione migliore per quel giorno e fai del tuo meglio. Tutti commettono errori, nessuno è perfetto.”
Jannik ha parlato anche dell’altra semifinale e del ritiro di Novak Djokovic dopo un solo set giocato: “Non ho visto la partita in diretta, mi stavo scaldando, l’ho guardata dopo. È spiacevole vedere queste cose, specialmente in una semifinale di uno Slam. Ma se Novak si è ritirato, significa che aveva un problema serio. Ha già vinto un torneo qui nonostante problemi fisici, e cerca sempre di dare il massimo. Ha sempre dato tantissimo a questo sport.”
Il numero uno al mondo ha poi dichiarato di essere tranquillo nell’attesa della finale: “Sono già stato in questa posizione, il che è positivo. Anche Sascha c’è passato. Le finali sono un po’ diverse, ma molto emozionanti quando ci arrivi, indipendentemente dal torneo. È una bella sensazione: restano solo due giocatori e cerchi di giocare il tuo miglior tennis. Sto cercando di togliermi la pressione di dosso, anche se è più facile a dirsi che a farsi, e di godermi il momento. Farò del mio meglio per riuscirci e vivere appieno questa esperienza.”
Alla domanda se pensa che proverà emozioni diverse questa volta rispetto alla finale dello scorso anno, se sarà più o meno nervoso, ha risposto con la solita tranquillità che lo contraddistingue: “Non lo so, potrò rispondere solo domenica. Non so come mi sentirò, spero di stare bene, ma come ho detto, tutto può succedere. Le domeniche sono giorni emozionanti. Ovviamente c’è molta pressione, tante aspettative, molta attenzione, ma alla fine è solo una partita di tennis. Deve essere divertente, qualcosa di bello, e cerco di mantenere questa mentalità. Proverò a prendere le decisioni giuste al momento giusto: se ci riesco, bene, altrimenti la finale resta comunque un grande risultato.”
L’altoatesino ha poi concluso analizzando il match con Zverev e il tipo di battaglia che lo attende: “Sarà una sfida mentale, ma ovviamente ci conosciamo già, abbiamo giocato diverse volte. Sarà un match difficile per entrambi, anche sul piano fisico. Lui ha giocato grandi partite per arrivare in finale. È difficile dire chi sia il favorito, perché tutto può succedere. Ma queste domande troveranno risposta domenica, ora è impossibile dirlo.”
E tutti noi non vediamo l’ora che arrivi domenica per poter tifare insieme per Jannik!