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    Australian Open: un ottimo Djokovic non si fa sorprendere da Machac

    Il serbo conquista la vittoria nonostante qualche difficoltà fisica e la pressione del pubblico e punta al suo 11° titolo agli Australian Open

    [7] N. Djokovic b. [26] T. Machac 6/1 6/4 6/4

    È il terzo scontro diretto tra Djokovic e Machac, il secondo su superficie veloce e il primo in un Grande Slam. L’ultimo scontro, disputato lo scorso anno a Ginevra, è stato vinto dal ceco, che ha raggiunto così la sua prima finale nel Tour.

    Nella sua 20ª partecipazione agli Australian Open, Djokovic punta a raggiungere gli ottavi di finale per la 17ª volta. Lo scorso anno, ha raggiunto le semifinali prima di cedere al futuro vincitore Jannik Sinner. Il serbo è determinato ad ampliare il suo record di titoli vinti agli Australian Open, con l’obiettivo di conquistare il suo 11° trofeo.

    Obiettivi diversi per Machac, che cerca di raggiungere gli ottavi di finale a Melbourne per la prima volta. Questa è la sua 5ª partecipazione agli Australian Open e il suo 11° Grande Slam complessivo. Anche lo scorso anno ha raggiunto il terzo turno, battendo Shintaro Mochizuki e Frances Tiafoe, prima di cedere a Karen Khachanov.

    IL MATCH

    Djokovic parte deciso e, sull’1-1, conquista subito il break. Fin dai primi scambi, alcuni spettatori disturbano il gioco e più volte durante il match Djokovic chiederà all’arbitro di richiamare il pubblico, invitandolo a fare silenzio durante gli scambi.

    Entrambi i giocatori adottano un approccio tattico, evitando di concentrarsi esclusivamente su potenza e velocità. Un nastro di Machac favorisce Djokovic che riesce a conquistare il punto e chiede gli applausi dal pubblico. L’inizio del set sembra indicare una partita già ben delineata.

    Durante tutto il match, Djokovic non si risparmia in espressioni teatrali, tanto da mimare il gesto di soffiare forte per spingere la palla di Machac fuori dal campo. Il serbo scende spesso a rete, probabilmente per accorciare gli scambi visto che in più occasioni appare visibilmente affaticato. Si rivolge spesso a Murray, seduto sulla panchina a bordo campo.

    Djokovic deve stare attento a non rallentare il gioco, soprattutto a metà campo, perché Machac riesce a gestire bene quando si trova in quella zona. Nonostante alcuni problemi in battuta, il set si conclude 6-1 in favore di Djokovic.

    Alla fine del set, Djokovic chiede l’intervento del medico per problemi allo stomaco, probabilmente legati ad un’inefficace dilatazione del diaframma che gli causa qualche difficoltà respiratoria.

    Nel secondo set, Machac appare meno affaticato rispetto a Djokovic, ma è il serbo a fare sempre la mossa giusta dal punto di vista tattico. Dopo un break, Djokovic si porta sul 5-3, e, probabilmente per risparmiare energie, commette errori grossolani e punta tutto sul suo turno di battuta.

    Djokovic fa diversi palleggi prima di servire, segno forse di nervosismo? Commette un doppio fallo e un errore di rovescio, portando il punteggio sullo 0-30. Machac, però, non riesce a sfruttare il vantaggio e sbaglia di rovescio. Dopo un’ennesima palla sulla riga, Machac si guadagna una palla break. E qui si vede l’ex numero 1 in tutta la sua abilità: sposta Machac da una parte all’altra del campo, mantiene la profondità e costringe l’avversario in difesa. Alla fine Djokovic chiude il set con un ace, vincendo 6-4.

    Tomas Machac
    Tomas Machac – Foto #AusOpen/X

    Nel terzo set, Djokovic si prende una pausa per il toilet break, mentre Machac si concede un momento di “spogliarello” sul campo. Machac parte male al servizio, trovandosi subito in difficoltà sul 15-40. Djokovic è il re della risposta e, se il servizio dell’avversario non è perfetto, non si fa sicuramente trovare impreparato. Con due doppi falli, Machac subisce subito il break e si trova sotto 0-1.

    Sul 2-1 per Djokovic e 40-0, Machac riesce a vincere il primo punto in risposta del set, ma questo non basta: Djokovic fa un ace e si porta sul 3/1. L’unica strategia vincente per Machac sembra essere quella di rischiare e di giocare sulle righe. E quando una palla del ceco esce di un solo millimetro, Djokovic la commenta in modo molto teatrale e sembra quasi voler dire “Incredibile, è fuori!”.

    Il pubblico continua a disturbare il gioco e l’arbitro deve intervenire più volte per richiamare l’ordine.

    Il break conquistato all’inizio del set si rivela cruciale. Djokovic può servire per il match sul 5-4. Inizia con un ace, seguito da un errore di Machac e gioca un lungolinea vincente che lo fa esultare con un urlo simile a quello di Hulk. Arrivano tre match point. Machac annulla il primo con colpi profondi e precisi, ma Djokovic chiude con un passante vincente, battendo un avversario molto temibile.

    Durante l’intervista post-partita, uno spettatore, probabilmente un po’ sopra le righe, fa una proposta a cui Djokovic risponde: ‘Sorry mate, I already have a wife!’, suscitando l’ilarità del pubblico.

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