Battendo Basavareddy l’ex numero 6 del mondo ha conquistato la trentacinquesima finale della carriera e sfiderà Zizou Bergs per il tredicesimo titolo
Si ha l’impressione che la fine del viaggio sia costantemente prossima, ma Gael Monfils ha altre idee. In una sfida che sembrava fatta apposta per definire sullo Zanichelli il concetto di “match generazionale”, il veterano parigino (38 anni e quattro mesi) ha battuto la sorpresa Nishesh Basavareddy (19 anni, la metà esatta del francese) per la seconda volta in due settimane, conquistando un posto nell’ultimo atto dell’ASB Classic di Auckland. Grazie a questo notevolissimo risultato, La Monf è diventato il secondo tennista più anziano dal 1990 a qualificarsi per una finale ATP. Il primo? Ivo Karlovic, sconfitto da Kevin Anderson a Pune sei anni fa.
Monfils ha dovuto sudare, difendere, lottare, ma alla fine è venuto fuori in due set da una partita che sembrava aver dato indicazioni opposte. “Sapevo che sarebbe stato difficile, e lo è stato – ha dichiarato Gael davanti ai microfoni -. Lui è giovane, sta giocando bene e ha un futuro brillante davanti a sé, ma sono felice di come sono stato in campo oggi e di aver vinto in due set. Fisicamente sto bene, sono soddisfatto dei miei allenamenti e voglio godermi il momento“. Basavareddy a lungo è sembrato quello tra i due pronto a dare l’accelerata: intoccabile al servizio, il teenager ha da par suo avuto palle break in tutti e tre i primi turni in risposta, ma l’ex numero 6 ATP è riuscito a riparare al tie break e a vincerlo. Canovaccio simile nella seconda frazione: Nishesh ha avuto a disposizione due palle break nell’ottavo game che lo avrebbero spedito a servire per il set, ma, sprecatele, è stato lui a cedere l’esiziale turno di servizio nel gioco successivo.
Monfils giocherà domani la sua trentacinquesima finale nel Tour maggiore, e nella speciale classifica riguardante i giocatori in attività con il maggior numero di sfide per il titolo alle spalle si collocherà al quinto posto assoluto, ben dietro all’inarrivabile Djokovic (141), ma a un’incollatura da Medvedev (38), Cilic (37) e Zverev (36), colleghi che ovviamente avranno maggiori chance del francese di migliorare lo score considerata la carta d’identità.
Basavareddy in ogni caso potrà lasciare la Nuova Zelanda con un bagaglio pieno di sensazioni positive: ad Auckland ha vinto i primi match della carriera nel giro che conta, e con la semifinale guadagnata scalerà 27 posizioni nel ranking, per appollaiarsi a un passo dalla top 100 (106 da lunedì).
Monfils contenderà la coppa a Zizou Bergs, il quale ha battuto Nuno Borges in una semifinale di quasi due ore e mezza segnata da continui capovolgimenti di fronte. Il fiammingo, dopo aver vinto facilmente il primo set, nel secondo ha sprecato tre chance per il doppio break sul 2-1 e si è abbacchiato, finendo per perdere sei degli ultimi sette giochi del parziale. Nel terzo, altro giro sull’altalena: avanti 4-2, Bergs ha perso per due volte consecutive la battuta spedendo a servire per il match il portoghese. A un passo dal traguardo Borges si è però inceppato ed è arrivato al massimo a due punti dalla vittoria, per poi perdere gli ultimi tre giochi insieme al pass per la l’ultimo atto del torneo. Se per Monfils quella di domani sarà la finale numero 35, per Bergs sarà la prima della carriera nel Tour maggiore.
Risultati, semifinali:
[Q] Z. Bergs b. [7] N. Borges 6-2 3-6 7-5
G. Monfils b. [Q] N. Basavareddy 7-6(5) 6-4