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    Il Challenger Atp 75 di Cordenons: altalena di emozioni e prodezze

    Il segnale di elevata competitività tra i concorrenti della Coppa 2024 Serena Wines 1881-Acqua Maniva emerge chiaramente al secondo turno, dove le prime tre teste di serie del tabellone salutano precocemente la compagnia, lasciando via libera a giovani emergenti, capaci di animare l’imbuto conclusivo della gare con determinazione ed un buon arsenale di colpi. Quarti fatali a Riccardo Bonadio, atleta friulano in azione per anni proprio sui campi amici dell’Eurosporting

    Per gli organizzatori non c’è tempo di compiacersi del buon andamento del torneo femmnile da $ 60.000 che già incalza il Challenger che quota 82.000 verdoni Usa ed assegna 75 punti Atp.

    Poco da segnalare tra i qualificati se non la menzione al 20enne argentino Luciano Ambrogi capace di allinearsi per la seconda chiamata del main draw.

    Nel tabellone principale sempre con matrice albiceleste si concretizza al secondo turno la delusione del primo del seeding, Albert Ramos-Vinolas, rispedito definitivamente negli spogliatoi da Andrea Collarini, mentre il numero due del seeding lo statunitense Nicolas Moreno De Alboran ha appena il tempo di mettere a referto 8 game contro l’austriaco Sandro Kopp prima di essere costretto a traguardare altri impianti tennistici.

    Nella parte alta della lista emerge il 22enne della Repubblica ceca Andrew Paulson, buon doppista dal dritto fulminante, e dal servizio ficcante. Abile il praghese, nell’esame dei quarti, a tenere alta la concentrazione contro l’inesauribile Collarini, superato dopo un estenuante braccio di ferro.

    Vilius Gaubas

    L’altro salto in semi è da parte del 19enne lituano Vilius Gaubas, dove il giovane dell’Est rispetta il ruolo di quarto favorito del torneo, superando l’azzurro Lorenzo Giustino per 6-4 6-4. Nella parte bassa del prospetto si fa largo il 19enne belga Alexander Blockx, deciso nel troncare le residue speranze tricolori, eliminando il poco reattivo Federico Arnaboldi con lo score di 6-3 6-2.

    Dal basso avanza il n. 261 Carlos Taberner (ex 85 del mondo fermo a lungo per problemi alla tibia), spagnolo al quale spetta l’ingrato ruolo di eversore del nostro Riccardo Bonadio sconfitto per 6-4 6-3 al termine di un match intriso di scambi durissimi sulla diagonale del rovescio da parte due giocatori navigati anche in copertura.

    E’ stata l’ultima recita internazionale di Bonadio in partenza, insieme alla fidanzata per San Benedetto del Tronto dove, presso il Circolo Tennis Maggioni l’aspetta il compito di apripista dei giovani alla corte di Simone Vagnozzi (leggi Jannik Sinner) il coach più in auge nel novero degli allenatori. A questo punto una mia sentita digressione.

    Riccardo Bonadio

    Chi scrive ha seguito Riccardo fin dalle rappresentative regionali under. Con la sua decisione vedo un po’ defilarsi un’epoca di puro pionierismo tennistico regionale. Quella dei giocatori appassionati, seri, inscalfibili alle avversità e sempre determinati a progredire nel difficile mondo dei professionisti attraverso sacrifici e mille rinunce.

    Sul piano tecnico mi piace ricordarlo nella vibrante finale del Challenger di Trieste contro Carlos Alcaraz, quando l’esecuzione del suo rovescio ad una mano (caposcuola il padre Marco) aveva stupito il pubblico e perfino Juan Carlos Ferrero, allenatore del murciano.

    Sul piano statistico non perdo occasione nel ricordare che per trovare nell’archivio tennistico del Friuli Venezia Giulia un atleta in possesso di un ranking migliore al suo best Atp n.164 è necessario spostare indietro l’orologio del tempo di ben 38 anni.

    Riccardo Bonadio premiato da Serena Raffin

    Ritengo encomiabile l’iniziativa degli organizzatori nell’aver realizzato per il 31 azzanese, una passerella di commiato a fine match. Per Riccardo un momento emozionante di fronte al suo pubblico che non ha mancato di tributargli applausi densi di riconoscenza e stima.

    Giornata di semifinali con un spiacevole fatto nel primo incontro in programma. Nello scontro tra giocatori dell’Est cala il ritiro del praghese Andrew Paulson, avversario del 19enne Vilius Gaubas. L’abbandono avviene al termine di un primo set avvincente sul risultato di 7-5 in favore del giovane lituano, dopo una fulminea partenza di Paulson in apertura dei primi game.

    Un problema agli addominali aggravato da alcune sofferenze per vesciche alla mano destra alla base della rinuncia del prestante giocatore che non aveva mai dovuto rinunciare alla lotta in tutti i tornei da pro.

    Il 19enne Alexander Blockx

    Nella seconda semifinale vittoria per 6-4 6-3 dello spagnolo Carlos Taberner a spese del belga Alexander Blockx. Non tragga in inganno il punteggio perché frutto di uno scontro lungo e pesante, condito da break e controbreak in entrambi i set con fasi di gioco tali da avvincere spesso gli spettatori.

    Alla potenza devastante del dritto del 19enne di Antwerp (ex n.1 del mondo junior) faceva riscontro la precisione e l’incisività dei colpi dell’agile 26enne iberico sempre in controllo del match.

    Per la gara clou, nonostante lo spostamento orario al tardo pomeriggio, la temperatura non demorde dai 36° costringendo i due finalisti a ricorrere continuamente all’asciugamano con tolleranza del giudice di sedia per lo sforamento del tempo. 

    Carlos Taberner

    Parte bene il mobilissimo Taberner imponendo il suo gioco di governatore dal fondo, cercando di spostare continuamente Gaubas per impedirgli di caricare correttamente i suoi colpi tirati a tutto braccio.

    La tattica dà i suoi frutti perché il primo a sbagliare nei combattuti scambi è il lituano che finisce per concedere due break e vede sfuggire il primo parziale per 6-2. La musica cambia nel secondo quando il giovane di Siauliai (città vicina alla suggestiva Collina delle Croci) trova convinzione nei propri mezzi ed intercala le continue accelerazioni con palle spioventi molto profonde e con improvvise smorzate.

    Lo spagnolo accusa il cambio di ritmo ed alla fine di roventi scambi è lui a sbagliare per primo ed a concedere vantaggi al galvanizzato avversario che chiude il secondo tempo per 6-2.

    Nel set decisivo le impostazioni dei due attori non cambiano. Taberner sembra il più provato, butta al vento alcune palle break costruite con faticosa abnegazione, mentre Gaubas, in piena euforia di colpi dal perfetto impatto e sorretto da alcuni splendidi fraseggi a rete, vola sul 5-2.

    Quando la vittoria sembra solo una formalità l’indomabile valenzano, sostenuto dal pubblico, riesce a costruirsi due game di pura grinta. Ma la gara ha già il suo padrone ed al secondo match point, dopo tre ore di gioco, arriva il decreto lituano che sigilla lo score per 2-6 6-2 6-4 ed il primo Challenger d’apporre in bacheca.

    Il profilo tennistico di Vilius Gaubas sembra indicare un giocatore dal futuro luminoso: best ranking n.186 Atp a 19 anni, elevate qualità agonistiche, fisico nervoso e scattante, fabbrica naturale di fendenti di dritto e rovescio, spalle coperte da un coach dai 50 Slam come l’ex 23 del mondo Guillermo Garcia Lopez. 

    Il Centrale dedicato al compianto Edi Aldo Raffin ha probabilmente tenuto a battesimo un altro giocatore con le stimmate del campione.

    fausto serafini

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