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    Al “Città di Tarvisio” Dalila Spiteri si arrende a Nuria Brancaccio

    Nel percorso tennistico delle due finaliste l’ennesimo testa a testa riveste un segno particolare perché segna la quarta affermazione della Brancaccio nei sette incontri fin’ora disputati contro la Spiteri. La carica combattiva e l’impegno visti in campo da parte di entrambe fungono da sicuro preludio per successivi scontri di vertice nel mondo degli Itf

    Si è conclusa la decima edizione della “Città di Tarvisio Tennis Cup”, torneo ITF femminile con un montepremi di 25.000 dollari che si è disputato sui campi in terra battuta della cittadina dai tre confini.

    Al momento delle premiazioni, Giuseppe Montanaro, presidente del Tennis Club Tarvisio, davanti ad un folto ed inusuale schieramento di autorità comunali, regionali e sportive tratteggia con orgoglio la nascita e lo sviluppo del torneo internazionale femminile, approdato alla decima edizione.

    Dieci edizioni in quel gioiello naturale rappresentato dalla conca di Tarvisio con le montagne friulana traboccanti di boschi che fanno da cornice paesaggistica al complesso tennistico, tali da indurre a considerazioni ammirate le due finaliste, provenienti da località marine del Sud d’Italia.

    Consensi che le due estendono per il clima accogliente disposto da parte di tutti gli operatori della manifestazione con in testa il direttore del torneo Piero Tononi che ormai per conoscenza ed applicazione del ruolo nei tornei Itf potrebbe procedere… a fari spenti.

    Entrando nel merito della gara da citare la buona prestazione all’esordio, della wild card triestina Sara Ziodato che cede per 6-3 6-3 alla Brancaccio, prima del seeding con ranking n. 261, ma che ben dispiega l’armamentario tecnico consolidato nel college Usa. 

    Nuria Brancaccio

    La giocatrice di Torre del Greco veleggia a botte di due set verso la semifinale, mentre al lato apposto della lista la 18enne di Bor Mia Ristic trova deciso disco rosso ad opera dell’ucraina Oleksandra Oliynykova, la quale con due successive e complesse fatiche avanza fino a conquistare il turno di semifinale.

    Purtroppo forti dolori allo stomaco inducono la ragazza di Kiev al ritiro, con immediato rientro a Zagabria dove attualmente risiede.

    Forfait che spiana l’accesso all’incontro clou alla n. 305 Wta Dalila Spiteri, negli articolati scontri precedenti castigatrice delle azzurre Federica Di Sarra e Diletta Cherubini.

    Dalila Spiteri

    La campana Nuria Brancaccio per la recita nel proscenio deve prima vedersela con Nicole Fossa Huergo, 29enne d’Isernia con genitori sportivi di nazionalità argentina. La giocatrice molisana vanta sette titoli Itf in doppio e nel campo extra sportivo esibisce la laurea in Economia manageriale ottenuta in quel di Phoenix. 

    Benemerenze che poco la soccorrono di fronte al tennis spiazzante della rivale, fatto di colpi profondi ben indirizzati in diagonale ed in lungolinea, tali da indurla a ripetuti errori di misura.

    Le semifinaliste con il giudice di sedia Daniele Morossi

    Inevitabile il bagel del primo set, mentre nel secondo parziale le accresciute spinte della Fossa Huergo sbrecciano il disinvolto e redditizio palleggio della giocatrice di Torre del Greco che si vede raggiunta fino al 4 pari. Ma è troppo tardi per incidere nel match, visto che la favorita dello scontro riprende con cura l’accurata regia degli scambi ed archivia la pratica per 6-4.

    Le finaliste con il giudice di sedia Stefano Sacchi

    Il momento conclusivo viene vissuto dentro un elemento naturale imprevisto: un forte vento, capace di abbassare l’alta temperatura dei giorni precedenti, ma importuno protagonista per le giocate di precisione.

    La Brancaccio prosegue con il suo spartito da fondo campo, fatto di traiettorie indirizzate alternativamente in lungolinea, doppiate da strette angolazioni e da improvvise smorzate, ma è la fase difensiva e le corse in orizzontale con buon posizionamento dei piedi a fare al differenza.

    La Spiteri sposa la tattica aggressiva. E’ sorretta da un dritto potente e da un secco rovescio ad una mano, spesso portato in controbalzo e non manca di correre a presidiare la rete dove dimostra una buona manualità nelle stop volley.

    L’incontro nonostante i tiri parabolici siano preda squilibrata del vento é piacevole e molto gradito dal pubblico. Tocca alla napoletana produrre il break decisivo nel settimo gioco del primo set per poi mantenere il vantaggio fino al 6-4.

    Nel secondo tempo la giocatrice siciliana cerca di recuperare il ritardo nel punteggio aumentando le rischiose bordate da fondo, cozzando amaramente contro le grandi qualità difensive dell’inesauribile Brancaccio.

    Sbaglia troppo la Spiteri e si innervosisce per alcuni sanguinosi errori che incidono sul morale e molto di più sullo score.

    Grasso che cola per l’attenta rivale che aumenta le produttività delle giocate senza calare in dinamismo e razionalità tattica.

    E’ quanto serve alla Brancaccio per firmare il successivo 6-2, per vincere il titolo e per occupare il decimo posto nell’Albo d’oro tarvisiano.

    Le finaliste del doppio con il giudice di sedia Gianmarco Calfa

    In precedenza spazio alle finali di doppio con una formazione piuttosto infrequente a queste latitudini.

    Quella composta da Anastasia Sukhotina, 24enne russa siberiana di Irkutsk, attualmente in training a Brindisi, in coppia con la 20enne moscovita Anna Zyryanova, giocatrice e studentessa presso l’University Athletics del North Carolina. In opposizione la 21enne slovena nativa di Banja Luka Ziva Falkner in tandem con la 29enne taorminese Miriana Tona. Vincevano le raggianti russe, sprintando nel tie-break del primo parziale 7-6 (3) e dominando il secondo per 6-2.

    E pensare che si trattava di una coppia russa estemporanea!

    fausto serafini

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