Il doppista giapponese è il giocatore più anziano del circuito
Non sempre il torneo di doppio gode di attenzione mainstream, ma spulciando il main draw del torneo meneghino (laddove 27 dei 32 protagonisti si dedicano esclusivamente alla specialità), si scopre che c’è il giocatore più anziano del circuito tra quelli che svolgono attività regolare.
Ed è ancora più strabiliante che Toshihide Matsui stia vivendo il suo miglior momento proprio oggi, a 46 anni di età.
Ex numero 261 ATP in singolare nel remoto 2006, qualche anno fa ha fissato un obiettivo che sembrava folle – dato il punto di partenza – e che oggi, invece, è più vicino che mai: giocare un torneo del Grande Slam.
Attualmente è numero 124 del ranking ATP di doppio, a un tiro di schioppo dal best ranking (121) ottenuto un mese fa.
Fa coppia fissa con il 29enne Kaito Uesugi e insieme stanno ottenendo risultati di rilievo, fino a portarsi a ridosso dei top-100 di specialità.
Durante lo stop per Covid aveva pensato al ritiro, anche perché è diventato padre (sua moglie Tomoyo Tagakishi è un’ex tennista), ma sente di avere ancora salute, forza e motivazione.
Sul piano atletico fa impressione, essendo dotato di un fisico scolpito da far invidia a tanti ventenni. E così, con gli esempi di Kimiko Date (che ha giocato fino a 47 anni) e del calciatore Kazuyoshi Miura, ancora in attività a 57 anni, insiste nel suo sogno di arrivare a giocare uno Slam.
È sempre più vicino all’obiettivo, e Milano potrebbe aiutarlo in questo senso. La coppia giapponese giocherà il quinto match sul campo 13 contro i sudamericani Bueno-Gomez.
Una partita apparentemente banale, dunque, ha in realtà una storia curiosa alle spalle. Nei tornei Challenger se ne trovano tante, ma questa è davvero particolare.
(Fonte: Ufficio Stampa Aspria Tennis Cup)