La tenacia di un pugno di appassionati, guidati da un poliedrico presidente, riesce a mettere in scena una competizione femminile elevata al massimo livello di terza categoria. Giornata finale che onora con intensità emotiva e qualità di gioco il 3° Memorial dedicato al sempre rimpianto Luigi Rizzello
Il piccolo circolo pordenonese si inserisce mirabilmente nelle manifestazioni sportive che tratteggiano i molteplici appuntamenti della nota Sagra del Vino di Casarsa così come attestato durante la cerimonia delle premiazioni, in presenza della vedova Rizzello, dal sindaco della cittadina Claudio Colussi, ammirato dalle capacità tennistiche espresse dalle due finaliste.
Parole di sincero apprezzamento che, in simbiosi con quelle della delegata provinciale Fitp Monica Marchetti, suonano come musica gratificante per il presidente del sodalizio, Flavio Deison, riconosciuto factotum della società nonché giudice di gara della manifestazione.
Entrando nel merito del torneo da ricordare l’approdo nel tabellone finale delle qualificate 4.2 Federica De Zotti dello Sporting Life Center e di Elena Scola del Tc San Donà di Piave.
Promozioni ottenute, nel tabellone minore, con vittorie perentorie da parte delle due giocatrici, ma costrette a salutare la compagnia alla prima chiamata di livello superiore.
La lista principale vede in testa al seeding la 3.1 latisanese Alessia Dolce, mentre al lato opposto staziona la trevigiana pari classifica Beatrice Bevilacqua.
Di fronte alla prima testa di serie si presenta Camilla Franzin del Tennis Club Triestino, ragazza reduce da una vittoria per 6-3 6-3 nei confronti della rampante 14enne Giorgia Simonetta Ceciliot, in forza al Tc Linus S.Antonio.
Ma davvero poco può nel test di semifinale la frastornata 17enne giuliana, mai entrata in partita di fronte al tennis solido della Dolce, capace di sovrastarla con un secco 6-2 6-1.
Di altro tenore e pericolosità la semifinale affrontata dalla Bevilacqua contro la 3.3 della società Modus, Sofia Venier, giocatrice originariamente formatasi sopra l’unico campo dell’altopiano di Forgaria del Friuli.
La trevigiana, under 16 dello Sporting Life Center di Breda di Piave, nella mattinata conclusiva della gara cede alla friulana, dopo un’aspra mischia, con lo score cocente di 2-6 6-2 6-7(1).
Sconfitta inaspettata e dura da digerire per la giovane della Marca ed altro deciso passo in avanti della racchetta dalle 25 primavere al terzo match vittorioso, dopo aver superate le insidie della portogruarese Rossi Balotta Benedetta e della palmarina Margherita Losco, entrambe appartenenti alla categoria under 16 ed entrambe affossate al termine di tre duri e pervicaci set.
Si arriva così alla passerella clou della competizione con due giocatrici dalle riserve fisiche ben dissimili, anche se le sequenze di alcuni scambi prolungati non denunciano evidente spossatezza da parte della Venier.
Parte bene la 18enne della Bassa Friulana che macinando break d’acchito e grazie ad efficaci rovesci e diagonali estreme, viaggia sul punteggio fino al 5-1. La Dolce però, prima di chiudere il parziale deve subire la ragnatela attiva da fondo campo della prestante rivale, capace di catturare meritatamente 2 game, ma il cui tentativo di rincorsa viene vanificato dai ricorrenti doppi falli e dalle parabole sballate.
Nel secondo tempo sale di qualità la sfida, appare più vario il repertorio di entrambe, con le due contendenti a far uso di radenti back di rovescio ed a sciorinare, alla fine degli scambi, una discreta quantità di drop shot, invero non tutti ben finalizzati.
E’ più insidiosa nei colpi la latisanese che può contare su piedi a frullino negli spostamenti, ma l’impeto ed un po’ di nervosismo per alcuni precipitosi svarioni consentono alla posata avversaria di fare match pari fino al computo di 4 a 4.
E’ l’ultimo momento di equilibrio della contesa prima dello scatto conclusivo della più giovane che, al primo match point, piega le resistenze residue dell’antagonista e sigilla lo scontro con il punteggio conclusivo di 6-3 6-4.
A consuntivo, vittoria fortificante per la Dolce che le rassetta le convinzioni tennistiche interiori in attesa della trasmigrazione agostana nel College Usa, mentre per la Venier, capace di mettere in riga giovani ed agguerrite concorrenti, una conferma del suo spirito battagliero e della apprezzabile resistenza fisica.
fausto serafini