I possibili scenari e cosa dice il regolamento FITP
Il 2024 è un anno olimpico e questo vuol dire che ogni Federazione sportiva Italiana, entro fine anno, indirà elezioni per rinnovare la presidenza e il consiglio.
Gli aventi diritto di voto della Federazione Italiana Tennis e Padel saranno quindi chiamati alle urne per decidere il loro futuro per i prossimi 4 anni.
Federtennis negli anni è cresciuta sempre di più di numeri ed interesse, includendo oggi anche il Padel e arrivando ad essere la seconda Federazione sportiva per numero di tesserati.
Con i trionfi in Coppa Davis e Sinner, le ATP Finals e il master di Foro Italico, la FITP oggi consolida la sua posizione su un fatturato di oltre 150 milioni annui (fonte: https://www.fitp.it/media/File_pdf/20230831_Bilancio_Preventivo_2023.pdf )
La storia e le regole
Gli ultimi 48 anni della presidenza Federtennis hanno visto 6 presidenti diversi, di cui 2 hanno coperto 46 di quei 48 anni (fonte: https://www.fitp.it/Federazione/News/Attivita-federali/200912-Presidenti-FiT )
Negli ultimi 24 anni il presidente è stato Angelo Binaghi, che ha con questo mandato superato i 22 anni di Paolo Galgani (76-98), e che, si presume, si candiderà anche quest’anno.
Negli anni sono avvenuti vari tentativi di mettere un limite al numero di mandati massimi per i presidenti federali (non solo FITP, tutte le federazioni sportive).
Per ultimo, l’ex ministro Luca Lotti aveva firmato la legge 8/2018 che istituiva un tetto: massimo tre mandati per i presidenti federali, che è stata però cancellata dal Decreto Pa di luglio 2023, rendendo di nuovo i presidenti votabili a vita.
C’è però, rispetto all’ultima elezione del 2020, un cambiamento importante:
Dalla terza rielezione in poi, per essere riconfermati servirà la maggioranza dei due terzi dei votanti (e non degli aventi diritto). Nel caso non si ottenesse la maggioranza dei 2/3 e i candidati fossero solo due, si procederebbe a nuova assemblea ma con l’impossibilità per il presidente uscente di ripresentarsi. Se, invece, i concorrenti fossero tre, si procederebbe prima al ballottaggio tra gli altri due candidati e poi alla nuova assemblea, che comunque non permetterebbe la partecipazione del presidente uscente.
Cosa dice il regolamento FITP
FITP ha pubblicato il suo primo statuto (prima era solo Federtennis, senza Padel NdR) a ottobre 2023. In questo troviamo tutte le informazioni relative al funzionamento, le cariche, le elezioni etc:
E il regolamento organico:
Andiamo a vederne alcuni passaggi importanti:
Articolo 54 – Durata delle cariche
2. Il presidente federale, i presidenti regionali e provinciali, i componenti del consiglio federale e dei consigli regionali e provinciali della FITP non possono svolgere più di tre mandati.
Non sappiamo però se si intendano 3 mandati “a partire dalla nascita della nuova Federazione che comprende anche il Padel” o meno.
Articolo 55 – Candidature
3. Le candidature devono essere sottoscritte:
a) per la carica di Presidente federale,
1) da almeno trecento rappresentanti degli Affiliati aventi diritto al voto, appartenenti ad almeno cinque regioni con un minimo di dieci per regione;
2) da almeno duecento atleti maggiorenni in attività appartenenti a cinque regioni, con un minimo di quindici per regione;
3) da almeno venti tecnici maggiorenni in attività appartenenti a cinque regioni, con un minimo di tre per regione
Questo articolo non è stato modificato nel tempo, era presente nel vecchio statuto FIT. Candidarsi non è esattamente semplicissimo perché bisogna trovare 300 circoli affiliati che sottoscrivano in anticipo la candidatura a presidente (oltre a 200 atleti e 25 tecnici, il tutto da almeno 5 regioni diverse con almeno 3 per ognuna di questi 5 regioni).
E
Per le candidature che richiedono la sottoscrizione di affiliati, di atleti o di tecnici, questa deve pervenire alla segreteria federale negli stessi termini indicati per la presentazione delle candidature e deve contenere:
a) le generalità del sottoscrittore (nome, cognome, indirizzo di residenza, luogo e data di nascita, codice fiscale);
b) copia di un documento di identità in corso di validità;
c) la qualifica di presidente per le dichiarazioni degli affiliati;
d) il numero ed il tipo di tessera federale posseduta ed in corso di validità;
e) l’indicazione del nominativo di cui si sottoscrive la candidatura;
f) la sottoscrizione in originale.
Oggi ci sono circa 3500 circoli affiliati a 300 dei quali è richiesto quanto sopra in caso volessero sottoscrivere quanto necessario per rendere qualcuno candidabile.
I candidati
Si presume che l’attuale presidente Binaghi si ricandiderà al suo settimo mandato, per continuare il lavoro portato avanti nei suoi primi 24 anni di presidenza. Nel caso questo non dovesse succedere, riteniamo comunque impossibile che l’attuale gestione non presenti un proprio candidato.
Il tema caldo è che pare che per la prima volta dopo molti anni si potrebbe vedere uno sfidante: Corrado Barazzutti.
Dopo la separazione non proprio consensuale da capitano di Coppa Davis (le sue parole furono: “Ho scoperto dai giornali di essere stato esonerato dall’incarico”), Barazzutti sembrerebbe aver iniziato la sua raccolta di consensi per riuscire a raccogliere quanto necessario per la propria candidatura.
La mail contiene anche i punti di un programma elettorale, i cui punti salienti sono la riduzione di tasse per circoli, maestri e tecnici. Oltre all’eliminazione del meccanismo delle armonizzazioni!
Nella sua proposizione e nel suo programma elettorale, Barazzutti tende a porre l’attenzione sui costi che i circoli devono sostenere e che a dir suo punterebbe a ridurre.
Il taglio delle tasse nei programmi elettorali non va di moda solo per le elezioni politiche!
Vedremo nel corso dell’anno se riuscirà a trovare i 300 circoli necessari che sottoscrivano la sua candidatura a presidente e nel caso come si svilupperà la cosa.
I potenziali altri candidati
Ad oggi non ci sono altri candidati che abbiano apertamente manifestato interesse per concorrere alla presidenza federale. Si sono sentiti rumors, bisbigli ma nessuno ha fatto un passo ufficiale oltre a Barazzutti.
Il ministro Abodi ha più volte accennato a possibili cambiamenti last minute delle norme per candidarsi e di voto (cambio nella gestione delle deleghe e nel loro numero massimo, etc).
Nel caso qualcosa cambiasse davvero, rendendo più facili le candidature, potrebbero spuntare nuovi nomi, ma ad oggi già pensare di avere una elezione tra 2 sfidanti sarebbe un evento che non si presenta da 20 anni.
Le tempistiche
Non si hanno per il momento indicazioni per la data delle elezioni, però possiamo basarci su cosa è successo nei passati quadrienni.
Intorno alla seconda settimana di luglio (l’ultima volta fu il 12 luglio) potrebbe essere pubblicato l’avviso delle elezioni, con tutto ciò che si dovrà fare per candidarsi.
I candidati dovranno presentare documentazione e sottoscrizioni entro 10 giorni dal voto mentre i circoli potranno delegare il proprio voto ad un rappresentante (pare massimo 5 deleghe per persona, ma è un argomento di discussione ancora aperto).
Intorno alla seconda settimana di settembre (4 anni fa fu il 12 settembre) potrebbero esserci infine le elezioni, con 2 mesi circa di preavviso, i 40 giorni con in mezzo agosto per trovare le 300 firme di presidenti sottoscrittori delle candidature.
Conclusioni
Le elezioni FITP di quest’anno saranno avvincenti? Nei prossimi mesi vedremo se ci saranno cambiamenti da parte del ministero (si parlava di parità di genere, vicepresidenti under 35 e altre possibili modifiche) o se si arriverà ad avere la partita a 2 contendenti.
L’ultima volta che ci fu una elezione Federtennis a 2 candidati fu nel 2000, tra Binaghi, fortemente appoggiato da Panatta, e Rino Tommasi. 24 anni fa, Binaghi prese il 63% dei voti, che oggi lo condannerebbero essendo meno dei 2 terzi necessari.
In caso si trovasse lo sfidante, staremo a vedere …
Vi terremo aggiornati!