Intervista doppia ad Alberto Castellani e Alessio Fiorucci, ideatori dell’accademia online “The Emotional Coaching of Tennis”
Lo scorso dicembre vi avevamo presentato la Castellani Academy, società fondata insieme al coach e mental coach Alessio Fiorucci, dove propone la sua metodologia d’insegnamento denominata “The Emotional Coaching”. (Alberto Castellani, la storia di un coach italiano famoso in tutto il mondo (tennistalker.it))
Da oggi è possibile ottenere una vera e propria certificazione per poter insegnare il “Metodo Castellani”, ma a chi si rivolge il corso e, soprattutto, di che cosa tratta?
L’abbiamo chiesto proprio al suo ideatore, Alberto Castellani, e ad Alessio Fiorucci, suo socio nel progetto.
Buongiorno Alberto, la prima domanda che vorrei porle è questa: il corso è pensato esclusivamente per gli allenatori e preparatori atletici, oppure potrebbe essere utile anche ad un giocatore di tennis che si diletta nei tornei amatoriali?
Il corso è per tutti. Il 90% dei contenuti è utile per i giocatori principianti e per i giocatori più esperti, poi ovviamente ognuno deve applicare i consigli in base al suo livello. Un 10% comprende degli esercizi per giocatori direi professionisti o quasi, ma la maggior parte è per tutti. Si parla di qualità mentali, di fiducia in se stessi, di concentrazione…
Alessio: Aggiungo che questo progetto l’abbiamo realizzato anche dal mio punto di vista che è quello di un “fan” di Alberto e che penso sarà anche quello di chi andrà ad acquistare il corso. Penso che a tante persone possa interessare sapere quale tipo di allenamento abbia utilizzato lavorando con Rainer Schuettler, Janko Tipsarevic, Marc Rosset, Ivo Karlovic… E’ un modo per comprendere la sua metodologia, quindi non solo per gli allenatori, i preparatori fisici o i mental coach, ma è per tutti. Per esempio anche per un genitore che ha un figlio che gioca e vuole scoprire quale tecnica abbia usato Alberto per allenare Djokovic quando aveva 14 anni. Quindi, volutamente, abbiamo mantenuto il costo ad una cifra abbordabile per tutti.
Alessio, qual è stato e qual è il tuo ruolo nel progetto?
Sono stato per diversi anni manager artistico di influencer e artisti dello spettacolo e ho quindi acquisito una buona conoscenza dei social e del mondo online. Parlando con Castellani gli chiesi come mai un allenatore come lui di fama mondiale, non avesse un proprio sito che parlasse delle sue iniziative.
Mi ha risposto che si è sempre molto concentrato nel fare il coach e non ha mai avuto il tempo e la testa per poterlo fare, ma era da un po’ che ci pensava. Ci siamo trovati subito! Ho quindi buttato giù delle idee su come creare una piattaforma, basandomi anche sulla mia esperienza di istruttore di tennis e di mental coach. Gli ho quindi proposto di realizzare un corso online dal titolo “The Emotional Coaching of Tennis” e, a seguire, un libro che uscirà con lo stesso titolo. La piattaforma e il corso online sono già disponibili e il libro sarà pronto fra pochi mesi.
La sua carriera ha numeri da record: ben 24 dei giocatori allenati da Castellani hanno raggiunto la Top 100. E’ normale che le persone si chiedano come abbia fatto!
Ho contattato i vari coach che mi hanno fornito il materiale realizzato durante le lezioni tenute da Alberto in giro per il mondo: video, dispense, articoli, interventi, webinar… una raccolta incredibile che racchiude tutto il pensiero e il metodo di insegnamento di Castellani.
Ho quindi fatto tutto il lavoro pratico di scegliere lo stile grafico, il percorso dei video che iniziano con le lezioni teoriche e terminano con la parte pratica dove si possono vedere gli esercizi in campo. Ho cercato di far combaciare il mio punto di vista da spettatore con quello di Alberto che è il protagonista. Sono praticamente diventato il manager di Alberto, oltre che ad essere suo socio, dato che sono il legale rappresentante della società. Nell’ultimo anno ci siamo sentiti praticamente tutti i giorni! Ma parlare con Alberto è affascinante e la sua metodologia fa parte del patrimonio culturale tennistico e bisognava trovare un modo per poterla tramandare.
Alberto, come possiamo descrivere “The emotional coaching”, la filosofia che è alla base del suo insegnamento?
Ci sono due maniere diverse fondamentali per vedere il tennis. Una è più tradizionale legata all’aspetto muscolare, biomeccanico, al movimento puro, pulito, bello e la maggior parte dei coach seguono questo filone.
Ma c’è un’altra parte che per me è altrettanto importante. Si parte dalle considerazioni semplici. Il gesto non è muscolare o solo biomeccanico, ma è psico-neuro-emozional-muscolare. L’emozione è prima del gesto. Qualsiasi persona abbia giocato a tennis, sa che se si è in contatto con la rabbia, la paura, la gioia o la tristezza, in quel momento il colpo che andrà ad eseguire uscirà in maniera completamente diversa. Questo secondo aspetto del tennis è quello che tiene conto delle emozioni e dell’aspetto mentale del gioco.
Mi considero un coach tradizionale, ho studiato la tecnica, tutti i miei giocatori erano molto vicini a quella tecnica che viene definita pulita o pura. Poi però ho capito che c’è anche questo aspetto mentale, emozionale, che incide sull’efficacia del gesto e questa parte va assolutamente studiata. In campo, in un solo game, il giocatore può provare tutte le 4 emozioni fondamentali citate prima: gioia, paura, tristezza e rabbia. Allora bisogna insegnargli a gestire un atto di rabbia, se questo lo porta a giocare male.
Un momento di rabbia può prendere tutti, dal giocatore principiante al top ten, ma un conto è non sapere nulla della rabbia e un conto è invece sapere come cercare di trattarla, di contenerla. Questa è la consapevolezza emozionale. Sembra una contraddizione in termini perché le emozioni non si possono razionalizzare completamente, ma sapere come funzionano ci aiuta moltissimi.
E’ l’aspetto mentale, e se volete più umano, lontano da considerazioni solo biomeccaniche e questo è in sintesi il coaching emozionale.
Quando un giocatore arriva al massimo del suo rendimento, questo apice si chiama flow ed è un equilibrio psicofisico eccezionale, è una situazione della mente che va studiata. Il giocatore non deve essere in grado solo di eseguire il bel gesto.
La filosofia ci ha insegnato che esistono due bellezze, quella apollinea, che nel tennis può corrispondere a Federer, e quella dionisiaca che potremmo attribuire a Medvedev oppure al dritto di Nadal. Sono altri concetti di tecnica che non possono sempre coincidere con la tecnica della scuola maestri, o dei corsi di formazione. E’ un concetto che va esteso dalla bellezza-bruttezza dionisiaca al concetto di gestione delle emozioni. Il giocatore deve essere consapevole di tutte queste cose e poi in campo cercherà di fare del suo meglio. Questo è il coaching emozionale.
E’ un equilibrio corpo-mente dove entra in gioco la visione olistica della vita: il corpo e la mente sono in continuo contatto, l’uno influenza l’altra.
Alessio, c’è la possibilità che l’accademia in futuro diventi una realtà anche “fisica” e non solo nel web?
Il primo step è stata l’accademia online alla quale seguirà a breve il libro che stiamo scrivendo. Poi il progetto prevede l’affiliazione di alcuni centri dove ci siano dei coach che hanno ottenuto la certificazione del metodo Castellani. Affiliandosi otterranno vari benefit fra i quali, per esempio, degli stage in presenza con Alberto Castellani. E poi il sogno finale sarebbe quello di avere un piccolo centro con dei campi da tennis dove poter allenare i nostri giocatori professionisti, ma anche i giovani che si stanno approcciando al mondo del professionismo. E non è escluso che questo progetto possa realizzarsi all’estero…
So che state lavorando anche su un nuovo servizio che sarà disponibile a breve. Potete anticiparci qualcosa o è ancora Top Secret?
Alessio: Vi do un’anticipazione in anteprima… Abbiamo fatto una riunione proprio ieri per un nuovo servizio aggiuntivo: la possibilità di ricevere una consulenza personale e diretta con Alberto.
Saranno delle consulenze di tutti i generi: tecnico-tattico, atletico-mentale e in più ci sarà la possibilità di fare una video call di un’ora dove si potranno mandare dei video, dei contenuti, che possano essere visionati direttamente da Alberto.
Inoltre vogliamo aggiungere degli stage fisici in presenza. Probabilmente saranno 3 o 4 all’anno durante i quali incontreremo direttamente le persone. E’ un servizio esclusivo che prevede la presenza di Alberto e il mio supporto come mental coach. Quindi, oltre all’accademia della quale abbiamo parlato prima, ci sarà a breve anche la possibilità di confrontarsi e di avere una vera e propria consulenza “privata”. Quindi… stay tuned!
Per chi fosse interessato, il corso è acquistabile online sul sito (Alberto Castellani Academy | The Emotional Coaching of Tennis) e prevede 20 ore di formazione realizzate con 15 lezioni video più il materiale tecnico scaricabile in pdf. Al termine del corso è previsto un test scritto che permetterà, una volta superato, di ottenere la certificazione “The Emotional Coaching”.