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    TennisTalker MagazineTennis TTIntervisteA Sanremo non c’è solo il Festival
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    A Sanremo non c’è solo il Festival

    Abbiamo chiesto ad Alessandro Petrone, coach di Matteo Arnaldi, di raccontarci qualcosa di più su uno dei tennisti del momento nato e cresciuto nella città dei fiori

    Alessandro Petrone è un ex giocatore professionista, vincitore in singolo di 3 titoli ITF 15,000$ e che ha spesso giocato nei main draw degli ATP Challenger.

    Diventato Maestro Nazionale della Federazione Italiana Tennis nel 2017, attualmente è il coach di Matteo Arnaldi.

    Ciao Alessandro, la prima domanda è d’obbligo. Tu e Matteo state seguendo il Festival della Canzone Italiana?

    Matteo purtroppo no perché nei giorni scorsi era a Montecarlo per allenarsi e adesso è in America. Io ho visto qualcosa e posso dirti che faccio il tifo per Rose Villain perché la conosco e mi farebbe piacere se si posizionasse nelle parti alte della classifica.

    Quali sono i vostri prossimi programmi tennistici?

    La prossima settimana Matteo giocherà l’ATP 250 di Delrey Beach, poi volerà in Messico per il torneo di Los Cabos. Io lo raggiungerò ad Indian Wells, poi ci sposteremo a Miami per poi tornare in Europa dove avrà inizio la stagione sulla terra

    Ci puoi svelare un pregio e un difetto di Matteo?

    Matteo di carattere è molto preciso, è un perfezionista, e questo a volte può diventare un difetto perché deve sempre essere tutto perfetto fin nei minimi dettagli. Però questo lo porta ad essere estremamente professionale in tutti gli aspetti della vita, tennistica e non. È un po’ testardo e quando si mette in testa qualcosa… pensa solo a quello! Questo aspetto a volte è un pregio, ma può anche diventare un difetto.

    Alessandro Petrone allena Matteo Arnaldi

    Quali obiettivi vi siete posti per il 2024?

    Per il 2024 non ci siamo posti obiettivi di classifica. L’obiettivo principale è di continuare a lavorare per migliorare continuamente. Matteo è giovane e ha appena cominciato a giocare a questo livello. Deve quindi continuare a migliorare a livello tecnico-tattico sul servizio, nel gioco al volo e sulla risposta naturalmente. Bisogna provare a giocare più match possibili di alto livello, con i top 10, come è successo in Australia. Questo è sicuramente è il nostro obiettivo per la stagione in corso.

    E voi Talkers, chi sperate vinca il Festival di Sanremo? Scrivetelo nei commenti

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