L’Italia batte la Svezia e conquista un posto alle finali di Coppa Davis. Tutti i commenti dei protagonisti al termine di una lunga settimana
Nella giornata di sabato, il Canada ci aveva fatto il regalo di battere il Chile per 2 a 1. Questo risultato ci ha consentito di poter affrontare la Svezia sapendo che sarebbe bastato vincere una sola partita per passare il turno.
La Svezia, matematicamente già eliminata, più che giocatori di rilievo poteva schierare un nome di rilievo: Borg. Probabilmente abituato e rassegnato ad essere presentato come “il figlio di”, immaginiamo quanto possa essere difficile giocare sapendo che tutti si stiano domandando: raggiungerà mai i successi del padre? La risposta è palese.
In questa situazione, capitano Volandri ha deciso di schierare Arnaldi contro Borg e Sonego contro Yemer.
Siamo fiduciosi che un punto lo faremo sicuramente!
Lo stadio è gremito in ogni ordine di posto come mai nei giorni precedenti. Si inizia.
Gli scambi lunghi li vince quasi sempre Arnaldi mette Borg tende ad andare talvolta fuori giri.
Il pubblico sostiene calorosamente Arnaldi che dimostra di gradire e anzi lo incita a tifare sempre di più.
La partita termina secondo il pronostico e grazie a questa vittoria l’Italia è già qualificata.
In conferenza stampa, alla domanda: “Quale partita ti ha emozionato di più? L’esordio in singolare contro Garin oppure quella di oggi che ci ha qualificati?”. La risposta parla chiaro: “La prima volta non si scorda mai!”.
Sonego può entrare in campo a cuor leggero, ma siamo certi che lotterà comunque per vincere anche questa partita.
E così è stato.
Vince il primo per 6/4, nel secondo improvvisamente si ritrova sotto di un break. Ma l’illusione per la Svezia dura poco e dall’1/3 Sonego conquista 4 game di fila. 6/4 6/4 lo score finale.
“Ci tengo a ribadire che noi siamo un gruppo molto unito e generoso. Il mio prossimo obiettivo non è la convocazione a Malaga, ma di salire in classifica. Ci sono molti tornei importanti prima delle finali della Davis e voglio prima concentrarmi su quelli. Secondo me alle finali siamo fra i favoriti” le parole di Sonego al termine del match.
Il doppio giocato da Musetti e Bolelli è terminato al long tie-break del terzo set a favore degli svedesi. In Davis solitamente il terzo è un set normale, ma visto che il risultato era ininfluente si sono accordati per terminarlo così.
Ne approfittiamo per fare le congratulazioni a Lorenzo Musetti che a primavera diventerà papà!
Nella lunga e affollata conferenza stampa, il presidente FITP Angelo Binaghi ha sottolineato come questa squadra sia composta da “un gruppo di ragazzi esemplari. L’eliminazione poteva essere solo un incidente di percorso, nulla di più. Invece abbiamo passato il turno”.
Anticipando le domande dei giornalisti, ha parlato subito della questione Sinner.
“Innanzitutto gli faccio i complimenti perché non ha risposto alle polemiche. E’ un atteggiamento di grande maturità. A New York sappiamo che ha giocato con i crampi, ma aveva già detto ‘a Bologna mi rifarò’. Invece con lo staff hanno poi deciso che obiettivamente c’è un problema fisico perché ancora non riesce a dare quella continuità necessaria che serve per giocare tante partite di seguito. Se l’obiettivo è vincere gli Slam e diventare fra i primi 3 al mondo, bisogna fermarsi ed intensificare la preparazione fisica. Ricordiamoci che nessuno in Italia ha fatto meglio di lui a 22 anni.”
Ci sarà Sinner a Malaga?
“Non credo che ci saranno problemi, sono sicuro che a Malaga verrà”.
E se non dovesse venire?
“Valuteremo”.
Ha concluso facendo i complimenti a Berrettini per essersi unito alla squadra, un atteggiamento da “vero leader”.
In serata si sono saputi i nomi delle 8 squadre che a novembre si affronteranno a Malaga.
Insieme all’Italia ci saranno l’Australia, il Canada, la Repubblica Ceca, la Serbia, l’Olanda, la Finlandia e la Gran Bretagna.
I risultati più sorprendenti sono stati l’eliminazione degli USA e della Spagna che, orfana di Alcatraz, non è riuscita a qualificarsi per giocare, in casa, dal 21 al 26 novembre.
Alcune considerazioni post Davis.
Sinner ha preferito riposarsi. Berrettini era infortunato. Fognini non è stato convocato. I giorni che hanno preceduto l’inizio della Davis sono stati ricchi di polemiche e di pesanti messaggi social da una parte e dall’altra. La prima giornata si è conclusa con un secco 3/0, non previsto, a favore del Canada.
Tutto lasciava presagire che sarebbe stato l’inizio della fine, anche per Volandri.
E invece: “Non è forte chi non cade, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi “ (Jim Morrison)