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    Avere il tifo contro mi spinge a dare di più

    Conosciamo più da vicino Rebecca Amerio, una delle giocatrici che hanno partecipato al Trofeo Bonfiglio che si sta svolgendo in questi giorni a Milano

    Rebecca Amerio è una giovane tennista che si allena sui campi dell’Area Tennis Academy di Torino. Tennisticamente è però cresciuta sui campi dell’Indoor Club, il circolo del padre che, fino a poco tempo fa, è stato anche il suo allenatore.

    La sua è infatti una famiglia di tennisti. Il nonno e il papà – entrambi maestri – le hanno sicuramente trasmesso la passione per questo sport. Lo scorso anno ha vinto il San Marino Junior Open e la sua voglia di giocare cresce di giorno in giorno.

    San Marino Junior Open

    Ha appena partecipato agli Internazionali d’Italia Juniores, più conosciuti come Trofeo Bonfiglio, dove ha brillantemente superato i 3 turni di qualificazione e raggiunto il tabellone principale dove è stata sconfitta dalla Bartashevich, una giocatrice francese di origini russe, attualmente numero  25 al mondo, ex numero 12, e che ha già partecipato agli slam Juniores.

    Rebecca, è la prima volta che partecipi al Trofeo Bonfiglio?

    No, non è il primo anno, è già il terzo che partecipo a questo torneo. Qui abbiamo la possibilità di scontrarci con le giocatrici più forti al mondo ed è probabilmente per questo che è considerato quasi al pari di uno slam juniores.

    Come mai hai lasciato la scuola tennis di tuo padre, Fabrizio Amerio, per andare all’Area Tennis Academy?

    Mi sono sempre allenata con mio padre, ma da 3 anni mi sono spostata per avere la possibilità di allenarmi con più ragazze. Inoltre, crescendo, il rapporto padre e figlia in campo diventava un po’ difficile e così ho preferito spostarmi.

    Ci racconti qualcosa del tuo team?

    In campo sono seguita dal maestro Pietro Fiasconaro, mentre a livello fisico da Maristella Parisi. Loro due mi accompagnano anche in giro per i tornei quando mi devo spostare.

    Ti piace viaggiare e conoscere nuovi mondi oppure preferiresti giocare solo i tornei in Italia?

    Viaggiare  e fare tornei all’estero mi è sempre piaciuto. Rispetto ad un Open giocato in Italia, all’estero hai la possibilità di confrontarti con giocatrici che non hai mai affrontato. E’ inoltre una bella occasione per conoscere sempre gente nuova. Ma tra un torneo internazionale e l’altro faccio comunque volentieri anche i tornei in Italia.

    Rebecca Amerio

    Avere il pubblico dalla tua parte ti aiuta oppure per te non fa nessuna differenza anche se dagli spalti tifano per la tua avversaria?

    Durante una partita di torneo, avere il tifo dalla mia parte mi carica tantissimo. Per esempio a Milano ho giocato contro delle giocatrici straniere, e io, italiana, avevo molto tifo a favore.  Questo ti carica moltissimo perché sai che a sostenerti non è solo il tuo allenatore, il genitore o gli amici, ma anche persone che non conosci. Sinceramente però quando, soprattutto all’estero, mi è capitato di avere il tifo contro, non mi ha mai dato particolarmente fastidio. Paradossalmente, nei momenti decisivi, il tifo contro può darmi la carica giusta per spingermi a fare meglio e di più.

    Quali sono i tuoi prossimi impegni tennistici?

    Questo è il mio ultimo anno da under 18. Con la fine della scuola – faccio ancora la scuola normale, in presenza –  vorrei provare a spostarmi verso il mondo WTA e fare anche qualche ITF 15.000$ o 25.000$. Ne ho già giocato qualcuno e da adesso in poi mi concentrerò principalmente proprio su questi tornei.

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