Non solo i professionisti del padel, ma anche ex giocatori di pallavolo, rugby…
Nei 6 campi allestiti al Pala Trend Expo, i grandi campioni si sono sfidati in esibizioni spettacolari che ci hanno fanno capire come il padel sia sì uno sport per tutti, ma che c’è modo e modo di giocare.
Ad alti livelli non è così semplice come sembra! Martin Di Nenno, Miguel Yanguas, Gonzalo, Rubio, Mati Diaz, Veronica Virseda, Jessica Castello, Luca Bergamini, Tolito Aguirre, Juan Restivo, Alvaro Montiel e tanti altri hanno divertito il pubblico con colpi giocati all’interno del campo, ma anche fuori dal campo perché quando la palla esce dalla “porta” sono comunque abilissimi nel rimetterla in gioco… loro!
Oltre ai professionisti, tanti personaggi dello spettacolo e di altri sport hanno animato le giornate.
Non potevano mancare gli ex calciatori come Candela, Di Biagio, Maini, Locatelli, Amoruso, Panucci, Adani, Toni, Fiore e Giannichedda che, capitanati da Bobo Vieri, si sono dati battaglia davanti alle centinaia di persone che gremivano le tribune.
Abbiamo assistito al torneo fra ex giocatori della nazionale di pallavolo, di rugby, di pallacanestro che, da buoni amanti dello sport, si sono messi in gioco sfidandosi con colpi di sponda, smash e volée.
Fra i partecipanti al torneo abbiamo fatto due chiacchiere con Paul Griffen e Pasquale Gravina.
Griffen è un ex giocatore di rugby, neozelandese ma naturalizzato italiano, che con il Calvisano ha vinto 4 titoli italiani e per ben 42 volte ha indossato la maglia della nazionale italiana.
Ciao Paul, com’è passare dal rugby al padel?
Non è facile è uno sport completamente diverso, ma l’agonismo e l’adrenalina che si provano è sempre la stessa. La cosa che più mi piace è che si possono fare delle sfide con persone che hanno qualità diverse. Anche nel rugby ognuno ha le sue caratteristiche, c’è chi è grande e grosso ma c’è anche chi è più piccolo. C’è chi è più veloce e chi è più lento. Nel padel troviamo persone fisicamente diverse fra di loro, ma che riescono ad integrarsi e a giocare una bella partita. E’ molto stimolante, è un divertimento al massimo.
Quando hai iniziato a giocare a padel?
Mi sono avvicinato a questo sport circa 5 anni fa in Italia. Per chi ha fatto tanto sport c’è sempre bisogno di trovare uno sfogo e di allenarsi. Mi piacerebbe prendere qualche lezione in più ed imparare i trucchi dei vari colpi. Ho quasi 50 anni e sicuramente può aiutare per mantenersi in forma. Inoltre, volendo, nel padel non devi correre tanto quindi è veramente uno sport per tutti.
Pasquale Gravina è un ex pallavolista che vanta un totale di 284 presenze nella nazionale italiana con la quale ha vinto 13 titoli fra i quali i campionati mondiali.
Pasquale, come mai hai cominciato a giocare a padel?
E’ avvenuto un po’ per casualità perché durante la pandemia era uno dei pochi sport che, essendo all’aperto, si poteva praticare. Avevo bisogno di muovermi, me ne avevano già parlato delle persone che conosco e così ho provato a giocare. Dopo poche lezioni riuscivo già a divertirmi. Inoltre ho ritrovato le dinamiche del beach volley a cui ho giocato quando ero giovane. Si gioca 2 contro 2, c’è una rete nel mezzo, anche se ovviamente qui si gioca con la racchetta che non c’è nel beach. Acquisendo un po’ di dimestichezza diventa molto divertente.
Vista la tua notevole statura, l’altezza aiuta?
Sugli smash molto, sulle palle basse decisamente no.
Ti piacerebbe partecipare a qualche torneo?
Sì mi piacerebbe. Non ne ho ancora fatti perché per il momento ho preferito non specializzarmi nel giocare a destra o a sinistra e poi bisogna trovare affiatamento con il compagno di squadra altrimenti giocare in torneo diventa difficile. Per ora non ho ancora un compagno di squadra fisso però non è detto che in futuro…
Tutti i giocatori che hanno partecipato al torneo sono poi stati premiati sul palco di RTL 102.5 che durante le tre giornate ha intrattenuto i visitatori con musica e giochi.
Nel campo accanto ai grandi campioni del passato, giocavano una bellissima partita Luca Mezzetti e Lorenzo Digiovanni contro Lucas Bergamini e Saverio Palmieri.
A fine match abbiamo incontrato Luca Mezzetti e Lucas Bergamini.
Ciao Luca, tu sei un tennista che ha abbandonato i campi in terra rossa e sei diventato un giocatore professionista e maestro di padel. Cosa ti ha portato verso questo sport?
C’è stata una passione immediata verso il padel. E’ stato un amore a prima vista. E torneo dopo torneo oggi sono numero 5 in Italia.
Cosa pensi del fatto che la Federazione tennis abbia inglobato anche il padel?
Penso che sia stata un’ottima scelta, hanno fatto bene a dare importanza a questo sport.
Da maestro, consiglieresti questo sport anche per i più piccoli o meglio prima iniziare con il tennis e poi passare al padel?
No no, meglio iniziare subito, fin da piccoli. Soprattutto adesso che questo sport sta di giorno in giorno diventando sempre più importante, consiglio di iniziare a giocare fin da subito.
Lucas tu sei brasiliano di origine, è corretto?
Esatto, sono brasiliano di nascita, ma con passaporto italiano.
Qual è la tua attuale classifica nel ranking mondiale?
Nel World Padel tour sono numero 35, e nella International Padel Federation, la FIP, sono numero 20 del mondo.
Hai sempre giocato a padel o prima eri anche tu un tennista?
Ho giocato a tennis per solo 6 mesi e poi sempre solo a padel. Tutta la mia famiglia ha sempre giocato a padel, in Brasile è molto praticato. Nel 2017 mi sono trasferito in Spagna e anche lì si gioca tantissimo.
Bisogna dire però che il tennis è sicuramente più tecnico quindi secondo me non è male se prima si inizia con il tennis, per avere più tecnica, e poi si passa al padel. Comunque io amo tutti gli sport!
E voi siete andati a visitare il Padel Trend Expo? Raccontateci le vostre impressioni!