Alla United Cup l’Italia è uscita vincitrice dalla semifinale con la Grecia (3-1). Ieri i primi due punti raccolti grazie alle vittorie di Musetti e Trevisan su Sakellaridis e Sakkari. Oggi il successo di Tsitsipas in grado di avere la meglio in rimonta su Berrettini (4-6, 7-6, 6-4) e il punto esclamativo messo da Lucia Bronzetti, brava nel battere Grammatikopoulou 6-2, 6-3 spegnendo definitivamente ogni speranza di rimonta dei greci – che in caso di doppio misto avrebbero avuto i favori del pronostico dalla loro.
Tsitsipas – Berrettini 4-6, 7-6(2), 6-4. È stato un duello bello e serrato quello messo in piedi da Berrettini e Tsitsipas. Nel primo set due occasioni di allungo, una per parte. Dapprima quello mancato dal greco al 4° game, sfumato grazie al provvidenziale servizio dell’azzurro. Più tardi al 7° quello decisivo centrato dall’azzurro, che si è procurato il break point mettendo a segno uno stupendo passante di rovescio e ha poi strappato il servizio all’avversario propiziandone l’errore con una risposta profonda di dritto. Nel tie-break del secondo set Tsitsipas gioca al livello richiesto dalla delicatezza del momento, senza lasciare scampo a Berrettini e siglando con un ace il 7-2 che riapre l’incontro. Il terzo set invece il n.4 al mondo se l’è aggiudicato in due tempi: sopravvissuto a un 6° game intenso e prolungato condito dal rischio di subire il break, si è fatto avanti con ritrovata forza nel game successivo, salendo sul 15-40 e strappando il servizio a Berrettini già al primo dei due break points sul piatto – a tradire il romano in questo frangente un rovescio fino a quel momento mai in difficoltà.
Bronzetti – Grammatikopoulou 6-2, 6-3. A dispetto della marcata differenza in termini di ranking, con l’italiana n.54 al mondo e la greca n.199, questo non si presentava come un incontro facile per la riminese. Due infatti i precedenti: le qualificazioni allo US Open 2021 e il Challenger di Vancouver lo scorso anno, entrambi vinti da Grammatikopoulou (da qui la scelta di Apostolos Tsitsipas di schierarla all’ultimo al posto della Papamichail). Nonostante questo e la pressione data dal peso specifico della partita, Bronzetti ha cominciato tutt’altro che intimorita. La sua immediata aggressività ha pagato con altrettanta velocità, fruttandole due break consecutivi al 1° e al 3°. Servizio e dritto sono le armi che più tardi, al 6°, l’hanno salvata dal tentativo di recupero da parte della greca, che si era procurata due break points salendo sul 15-40. Altri problemi non ci sono stati e così il primo set è andato a chiudersi sul 6-2. Nel secondo set Grammatikopoulou si è lanciata subito all’offensiva, costringendo l’italiana a un difficile primo turno alla battuta e andando vicina a rubarle il servizio. Dal pericolo scampato la Bronzetti ne è uscita rinvigorita e al game successivo ha piazzato l’allungo col decisivo aiuto del nastro, il quale ha reso inarrivabile un dritto che uscito dalla racchetta dell’azzurra pareva tutt’altro che promettente. Un nuovo definitivo break la 9° è valso alla Bronzetti l’incontro e all’Italia la finale.
Domenica 8 a partire dalle 3:00 ora italiana disputerà la finale contro gli Stati Uniti alla Ken Rosewall Arena di Sydney. Si comincerà con Trevisan – Pegula. A seguire Musetti – Tiafoe, Berrettini – Fritz, Bronzetti – Keys e infine Trevisan/Berrettini – Pegula/Fritz.
Salve. Matteo ha giocato tutti match splendidi ed ha perso di poco con tsitsi e con fritz. La vera protagonista è stata Trevisan che, con la sua prestazione, ha permesso all’italia di battere la Grecia.