Iga Swiatek ha da poco concluso un’annata storica, di definitiva affermazione nel panorama WTA. Affianco a lei in quest’impresa il coach Tomasz Wiktorowski, con cui la n.1 al mondo lavora dallo scorso dicembre.
Proprio Wiktorowski ha fatto il punto sui progressi della Swiatek in un’intervista a Sport.pl. che qui di seguito vi riproponiamo: “Mi aspettavo che Iga raggiungesse risultati del genere, solo non sapevo se l’avrebbe fatto con me o col prossimo coach. Quel che sapevo era che lei fosse una giocatrice destinata a grandi traguardi tennistici”.
“Iga aveva già dimostrato di essere una grande giocatrice e aveva solamente bisogno di essere un po’ di reindirizzata, di allenamenti e di un approccio diversi, di mettere in risalto i suoi punti di forza e di cambiare il suo modo di pensare considerando in cosa potesse dominare e non concentrandosi unicamente su come neutralizzare i punti forti delle sue avversarie”.
“In questo consiste dominare: nell’imporre il tuo stile di gioco. È stato importante che Iga abbia implementato molto alla svelta quel che le ho chiesto. A essere onesto non mi aspettavo che fosse in grado mettere in pratica così velocemente certi piccoli accorgimenti”.
“A inizio anno avevamo deciso di mettere in scena un tennis più aggressivo. L’aggressività la si può introdurre attraverso la velocità della palla, la sua direzione e il ritmo. Iga ha iniziato a prendere ottime decisioni riguardo quando accelerare, a partire da quali tipi di palle farlo, quanto accelerare e in quale direzione”.
“Allo stesso tempo è rimasta responsabile in quel che fa. Questa responsabilità è mancata nella sua partita contro Aryna Sabalenka in semifinale alle WTA Finals e contro Alize Cornet al terzo round a Wimbledon. In queste due partite Iga ha giocato ‘irresponsabilmente’”.
“In tutta la stagione ha perso nove partite. In sette c’era stata una miglior performance da parte dell’avversaria, con Iga che invece aveva giocato in modo mediocre, ma quelle due partite con Sabalenka e Cornet le poteva vincere. È mancata una certa responsabilità al momento di prendere le decisioni. Ad ogni modo, nel resto delle partite di questa stagione la sua capacità decisionale si è mantenuta a un livello molto alto”.
“Quest’anno Iga è riuscita a mantenersi a quel livello, non solo a raggiungerlo. Raggiungere picchi del genere è facile, anche se naturalmente per qualcuno rimane irraggiungibile. Raggiungere due o tre picchi di forma in una stagione è più facile che mantenerli. Ciò che lei ha fatto nel tennis moderno e nello sport in generale è qualcosa di pazzesco vista l’intensità molto alta”.