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    Si infrangono i sogni di Sinner contro il muro Medvedev

    Basterà vincere Bercy per accedere alle ATP Finals di Torino?

    La pazienza è una delle migliori virtù per un tennista che si trova a dover affrontare un avversario ostico come Daniil Medvedev. Pazienza che rischi purtroppo di perdere quando hai di fronte qualcuno che ti rimanda sempre indietro la palla anche quando i tuoi colpi sono praticamente perfetti. Il colpo in più diventa incredibilmente pesante, ti chiedi “e adesso cos’altro mi posso inventare?”. Capita anche a noi tennisti della domenica, provi a mantenere la calma, la lucidità e aspettare… “Magari avrà un calo anche lui con l’avanzare del match e riuscirò a recuperare. Dai, sii paziente e non mollare!”

    Jannik Sinner ci ha sicuramente provato con un gioco di fantasia che non eravamo soliti vedere. Anche se a freddo non trova il ritmo e sbaglia un dritto che da subito fa pendere le sorti del primo set a suo svantaggio, sembra armarsi di santa pazienza. Studia meticolosamente l’avversario e nei primi game assistiamo a un esercizio di tattica, per trovare forse una piccola crepa in chi ha di fronte. Entrambi giocano senza fretta alla ricerca della costruzione meticolosa del punto, in attesa del momento giusto per sorprendere il contendente. Purtroppo per l’azzurro per poter sfondare il muro che ha di fronte è necessario prendere dei rischi e piazzare la palla negli ultimi centimetri di campo, cambiare spesso schema e variare continuamente. Non sempre ne esce soddisfatto. Riesce comunque a rimanere attaccato, pur con il primo pesante break a cui rimediare. Costretto a correre e pensare tanto, prova tutte le soluzioni possibili, serve & volley, palle corte meravigliose. Ma il russo sembra un polipo in campo con i movimenti delle sue lunghe braccia. La palla torna quasi sempre indietro. E il servizio che nei giorni scorsi sembrava assisterlo nei momenti difficili, oggi è meno efficace, mancano decisamente i punti diretti con questo colpo. Ben diversa la resa al servizio del suo avversario che non gli concede nemmeno una palla break e chiude i suoi turni molto rapidamente. Il primo set finisce così 6-4, pesa quel break precoce che ha fatto da subito la differenza.

    Non molto diverso il secondo set, Medvedev non lascia il tempo all’italiano di farsi illusioni e il primo break arriva nel secondo turno di servizio di Jannik. Gli errori nei momenti cruciali aumentano ed è proprio una giornataccia per gli smash, quattro sbagliati su cinque visti nella partita, così concede un altro break. Il russo continua invece a sbagliare pochissimo ed esce vittorioso con un netto 6-2 in questa prova di forza a cui mette un bel punto esclamativo con un ace sul primo match point.

    Daniil Medvedev approda dunque in semifinale a Vienna dove domani affronterà Dimitrov, che ieri a sorpresa ha battuto Rublev in due set e oggi Giron in tre.

    Jannik oggi ha comunque fatto un’ottima partita, giocando un tennis di altissimo livello e provando a variare continuamente. Purtroppo si arrende per la quarta volta – sempre Indoor – all’ex n. 1 al mondo. Forse qualche fastidio residuo alla caviglia ancora da risolvere, ma lo rivedremo in campo ai Masters 1000 di Parigi Bercy la prossima settimana dove speriamo di vederlo in piena forma.

    Ma non gli basterà essere al top, servirà anche tanta fortuna, perché al momento è solo la matematica a tenere accesa la nostra speranza di vederlo anche quest’anno a Torino. Oltre a Sinner che alza il trofeo di Bercy, dovremmo assistere all’uscita al primo turno di tutti gli altri contendenti alla race.

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