L’inesauribile impulso competitivo spinge 145 concorrenti a confrontarsi sui rettangoli di gioco del piacente circolo di Colugna, da 18 mesi sede della società Azteca Sport. Merito anche della rinomata disponibilità verso i giocatori da parte della “Commisso family” impersonificata dai coniugi Renata e Mauro, dal lindore di servizi e campi, nonché dalla facile accessibilità verso la rinata struttura tennistica. Se aggiungiamo all’insieme stimolante anche la sensibilità collaborativa dei partecipanti e quella in extremis del vicino circolo di Martignacco, ecco respinti i ripetuti attentati di Giove Pluvio, centrando il rispetto dei tempi canonici per il Torneo Open Moroso, gara maschile per la quinta volta consecutiva intestata alla dinamica azienda friulana.
Nelle conclusioni stratificate per valore di ranking dal giudice arbitro Giuseppe Petrei si assiste all’estenuante sfida dei migliori Nc tra Federico Tubetti e Massimiliano Buiatti, con affermazione, dopo una sofferta rimonta, dell’under 16 Tubetti sul rivale Over 50 con il punteggio di 4-6 6-3 10-2.
Un verdetto altrettanto travagliato investe anche la chiusura della quarta categoria dove Ivan Zorino, Over 40 del Tc Campoformido, supera per 6-7 6-4 10-6 il compagno di casacca Over 55 Gianluca Biasatti. Un match risarcitorio per i due maturi agonisti, subito respinti nel primo approccio con i terza categoria, dove invece brillano le tre affermazioni del 4.1 Omero Drigo e del 3.5 Giacomo Galliussi.
Poco cammino anche per questi due qualificati nella parte più competitiva dello stesso tabellone nel quale si fanno strada verso il main draw Graziano Battello e Canola Patrick. Anche per i due classificati 3.1, dopo il meritato approdo nella lista maggiore, é sbarrato l’ingresso ai quarti, motivo che li spinge ad affrontarsi per dirimere la superiorità del livello di gioco nella famiglia tennistica di appartenenza. Confronto in discesa per l’attento 42enne Battello che sovrasta d’astuzia e di palle ad ampia curvatura le spinte propulsive, ma dense di errori in frenesia, del 15enne del Tennis Campagnuzza, al quale non bastano velocità di gambe e tenacia.
Implacabile la sentenza a favore del risoluto portacolori del Tennis Ronchi che chiude con lo score di 6-1 6-2, riscattando un inizio di stagione non troppo brillante.
Prima di arrivare all’imbuto conclusivo della manifestazione il tabellone maggiore esalta in particolare la performance del 2.6 Leonardo Biasiolo alfiere della società Modus, capace di vendicare la sconfitta di due mesi fa subita dal 2.4 trevigiano Carlo De Nardi in quel di Volpago. Alla base dell’inaspettata eliminazione del secondo del seeding per 6-7 6-4 6-3, Biasiolo vanta un elastico apparato difensivo ed un’accurata determinazione nello spezzare il ritmo al rappresentante del Park Tennis di Treviso.
Nel turno di semifinale si delineano i due ultimi protagonisti, il primo della lista, il 2.2 Alessio Savoldi, batte per 6-3 7-6 il 19enne Angelo Rossi dell’Eurosporting della Marca, mentre Il 2.4 Lorenzo Favero ha la meglio sull’esausto Biasiolo per 6-4 6-0.
Tribunetta del campo in mattone tritato da tutto esaurito con una parte degli spettatori divisi dal tifo tra i due attori, entrambi interpreti di livello assimilati anagraficamente alle 22 primavere e con attuali frequenze negli ambiti Itf per le scalate internazionali. Parte bene il prestante bresciano Savoldi che, mulinando un rovescio ad una mano, percuote angoli e linee di fondo con sistematica precisione e, sostenuto da un affilato rovescio in back, si porta sul 4-1, dando l’impressione di un testa a testa a senso unico.
La sensazione viene subito smentita dal padovano Favero che non cede in tensione e fiducia risalendo fino al 4 pari, grazie ad alcune prodezze con il rovescio in slice e con il ricorso ad improvvisi e calibrati drop shot che mettono sul chi va ìà la semplice gestione dal fondo dell’avversario. Il ritmo è sempre serrato e molto godibile, le prodezze altalenanti influenzano il tifo dei sostenitori, le emozioni vengono alimentate dal perdurante equilibrio nei colpi, da giocate penetranti, da recuperi con immediato contrattacco e da smash eseguiti con ammirabile fluidità atletica.
Tiene la rotta il solido bresciano che si procura un match point sul 5-4, si fa raggiungere sul 5 pari e di pura tigna riesce a catturare il set firmando l’agognato 7-5.
Il campo ancora un po’ pesante dalle abbondanti piogge non incrementa le misurate accelerazioni da parte dei due contendenti, costringendoli ad una costruzione tattica del punto, vera prelibatezza del tennis ragionato, aspetto che gli spettatori dimostrano di gradire, entusiasmandosi per le performance a getto continuo dei due.
Nel secondo set l’andamento iniziale dello score sembra fotocopiato dal primo.Tra sprazzi di scambi prolungati ed agili fraseggi a rete delle due racchette, il termometro della consistenza segna, dal quarto game, un appannamento di Favero che smarrisce vincenti e punteggio fino a trovarsi affondato nella palude per 1-5.
Ma la storia avvincente di questo match sembra davvero senza fine.
Risorge il veneto a suon di smorzate, di traiettorie dalle diagonali estremizzate e dai recuperi dell’ultimo centimetro, in questo aiutato da qualche eccessiva sicurezza del lombardo che alza un po’ il tiro del dritto e affonda meno i colpi.
Così il portacolori del Cs Plebiscito incomincia ad inanellare punti su punti fino ad issarsi sul punteggio di 4-5.
E’ il momento culminante della contesa dal continuo forcing che vede il primo della lista crearsi ben 6 match point, tutti sventati dal suo oppositore, il quale riesce ad impattare sul 5 pari per poi arrivare ad affiancare Savoldi fino al prologo del tie-break, ultimo tragitto di forti spinte emozionali del secondo parziale.
I due hanno speso molto in risorse atletiche, certamente il peso maggiore delle reiterate rincorse presenta il conto più salato a Favero, poco sorretto dalle prime di servizio e costretto ad affrontare in termini di affaticamento la governabilità del suo campo.
Nello spareggio del secondo tempo mette ancora la testa avanti l’instancabile Savoldi, abile a spingersi in un baleno fino al 6-0, di lasciare due punti al valoroso rivale e di scrivere la parola fine nello scambio successivo tra gli applausi prolungati di tutti gli astanti diretti ad entrambi i valenti gareggianti.
Un suggestivo atto finale per una riuscita manifestazione, peraltro infarcita dai piacevoli apporti agonistici dei vari concorrenti come focalizzato alle premiazioni dal direttore di gara Mauro Commisso, intervento avvalorato dal main sponsor Roberto Moroso, dall’assessore allo sport del comune di Tavagnacco Alessandro Spinelli e dal presidente Fit Fvg Antonio De Benedittis.
fausto serafini