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    TennisTalker MagazineNewsKyrgios, sfumato anche l’ultimo Slam dell’anno: “Non mi importa di nessun altro torneo”
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    Kyrgios, sfumato anche l’ultimo Slam dell’anno: “Non mi importa di nessun altro torneo”

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    Il sogno di Kyrgios di aggiudicarsi il primo Slam della sua carriera si è infranto ai quarti contro il russo Karen Khachanov, capace di spuntarla al quinto col punteggio finale di 7-5, 4-6, 7-5, 6-7, 6-4. Una sconfitta dolorosa considerato lo spettacolare stato di forma dell’australiano, che solo al turno precedente aveva eliminato Medvedev, campione in carica a Flushing Meadows.  

    Le aspettative che Kyrgios nutriva per sé erano altissime. Un trionfo allo US Open e nient’altro avrebbe potuto soddisfarle. Non sorprende quindi che la delusione per come è andata a finire sia per lui lacerante: “Sono entrato in campo scarico. Fisicamente non mi sentivo al meglio e poi ho finito per sentirmi al meglio verso la fine della partita. Ovviamente sono devastato, ma il merito va a Karen, è un lottatore, un guerriero, penso che oggi lui abbia servito davvero bene (31 ace per Kyrgios, 30 per il russo, che però ha fatto registrare due doppi falli in meno dell’australiano). In tutta onestà è probabilmente il miglior battitore contro cui ho giocato in questo torneo: il modo in cui andava a segno sotto pressione… e ha giocato bene i punti importanti. Sono devastato ovviamente. Avevo la sensazione che fosse o vittoria del torneo o niente, a essere onesto. Al momento mi sembra di aver fallito in questo evento. Così mi sento”.

    Quando gli è stato chiesto se la sua stagione finisse qui o meno, Kyrgios ha risposto: “Onestamente non mi importa di nessun altro torneo. Ora come ora rispetto al successo in uno Slam nessun altro torneo è importante, è così che la vedo. Puoi migliorare, puoi peggiorare, ma poi a uno Slam niente di tutto questo conta. Conta se vinci o se perdi. Alla gente non frega nulla se quel giorno sei migliorato o se hai perso 6-4 al quinto, o se hai giocato una delle migliori partite del torneo: se hai perso hai perso. Questo è tutto quello che la gente ricorda di uno Slam, se hai vinto o perso, e penso che praticamente ogni altro torneo nel corso dell’anno sia una perdita di tempo, davvero. Dovresti solo darci sotto e presentarti a uno Slam. È per quello che ti ricorderanno”.

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    L’ultima domanda della conferenza stampa rigira il dito nella piaga. Il giornalista gli ha infatti chiesto se sconfitte come questa facciano più male, dato che ora, tra Wimbledon e l’aver battuto Medvedev, sa di cosa è capace negli Slam: “Onestamente mi sento di merda. Sento di aver deluso talmente tante persone. Ho la sensazione che sì, giocherò a Tokyo e da qualche altra parte, ma ho la sensazione che questi quattro tornei (gli Slam) siano gli unici che contino. Dovrò ricominciare daccapo. Dovrò aspettare fino all’Australian Open. È devastante. È straziante. Non solo per me, ma anche per  tutti quelli che conosco che desiderano che io vinca”.

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