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    Alizé Cornet, ennesima campionessa Slam battuta: “È un momento speciale per me”

    Di soddisfazioni in questo 2022 Alizé Cornet se n’è tolte. Gareggiare allo US Open attualmente in corso le vale il record dell’Era Open di 63 partecipazioni Slam di fila. Ci sono poi le 500 vittorie in carriera centrate la scorsa settimana a Cleveland, dove la francese è stata fermata in semifinale dalla bielorussa Sasnovich, e il fatto di aver battuto diverse ex campionesse Slam proprio sui palcoscenici più importanti: Halep e Muguruza all’AO, Ostapenko al Roland Garros e Swiatek a Wimbledon. Oggi a questa lista si è aggiunta anche Emma Raducanu, superata 6-3, 6-3 nel giro di un’ora e 40 di gioco.

    Queste le sue parole in conferenza stampa: “Sono contenta. Sono stanca, a essere onesta (ride). Ma felice di esser passata in due set, penso di aver giocato una partita abbastanza solida, dovevo, perché Emma è una giocatrice molto brava, non per niente ha vinto uno Slam, so come è in grado di giocare e stanotte penso di aver giocato del buon tennis, variando molto, scendendo a rete quando potevo e difendendo quando non avevo altra scelta, e penso che si sia accorta che ero pronta a combattere… ed è finita 6-3, 6-3 ma per entrambe in realtà è stata una lotta dura”.

    Oltre al record di partecipazioni anche questa vittoria, come ti senti? – “È fantastico per me celebrare questo record vincendo all’Armstrong, in sessione notturna contro la campionessa in carica, voglio dire, è come se le stelle si fossero allineate. È un momento speciale per me, ero di già molto contenta di aver infranto questo record e della mia vittoria n. 500 la scorsa settimana a Cleveland, ma ero pronta per stanotte, ho la sensazione che quest’anno sono quella dei ribaltoni, ne centro uno a ogni Slam quindi ero tipo ‘ok, l’ho fatto nei tre Slam precedenti, quindi perché non qui?’ Sì, l’atmosfera era pazzesca, so che la gente tifava parecchio per Emma, ma ho cercato di dare spettacolo e portarli dalla mia parte e verso la fine in un certo modo ha funzionato. Spero solo che mi supportino al secondo round”.

    Hai parlato di stelle allineate, sembravi elettrizzata all’idea degli incontri che ti aspettano, guardi a questo 2022 come a qualcosa di predestinato? “Non saprei, quando hai detto che ero elettrizzata vedendo il mio tabellone, non direi che ero elettrizzata, all’inizio ero ‘Ohhh’ (lo dice con un certo dispiace), ma poi ho pensato ‘beh, celebro il record, giocherò su un campo importante, contro una grande avversaria e fondamentalmente non avrò nulla da perdere’, e a quel punto sì che ero elettrizzata, ma all’inizio non lo ero granché, perché Emma è un’avversaria difficile. Ma sì, mi è sembrata una grande opportunità per me di dare spettacolo, divertirmi e questo è quel che ho fatto, questo è quel che ho fatto a ogni Slam quest’anno. Ho visto la statistica su twitter, ho visto che quest’anno a ogni Slam ho battuto una campionessa Slam. Penso sia pazzesco, queste giocatrici che ammiro e che seguo da tanto tempo, sapere che faccio parte di questo mondo e che posso batterle negli Slam, non so, a volte mi sento come bambina e non mi rendo conto che sono in grado di fare questo genere di cose”.

    Grande annata negli Slam questa, hai imparato qualcosa di nuovo su te stessa che prima non sapevi? – “Credo si chiami maturazione, tutto lì, e ti tocca aspettarla (ride), e quest’anno è arrivata, ma forse, perché so che è il mio ultimo anno o il mio penultimo e che dopo non avrò tutte queste opportunità di giocare negli Slam, sto davvero cercando di vivere appieno il momento, di godermela, di divertirmi, di assorbire l’energia del pubblico e a volte quando gioco mi astraggo e penso ‘Dio mio, in futuro mi mancherà talmente tanto e saranno dei bellissimi ricordi quindi non lasciare che i nervi ti intralcino e semplicemente goditela’, ed è così che gestisco le mie emozioni un po’ meglio e penso che in generale questo aiuti il mio tennis. Quindi sì, forse hai ragione, forse era scritto nelle stelle e doveva essere quest’anno e sono felice che alla fine sia successo”

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