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    Serena Williams, “Volevo andarmene senza addii”

    Serena Williams è tornata a parlare di sé e dell’imminente ritiro, e l’ha fatto da ospite di Megan Markle nel suo podcast “Archetypes”. La 23 volte campionessa Slam ha parlato della difficoltà di scrivere la lettera d’addio ai fan, di come è maturata la sua decisione di ritirarsi – inizialmente l’idea su come uscire di scena era un’altra – e dell’incredibile viaggio che è stata la sua strabiliante carriera  sportiva.

    La lettera ai fan – “Non è stato così facile. Ero in Svizzera, seduta alla scrivania in hotel a scrivere a computer e cancellare e scrivere e pensare e poi a piangere, e le lacrime mi scorrevano sul viso mentre scrivevo quelle parole e tornavo a quei ricordi. È stata davvero dura”.

    Un addio tosto da metabolizzare – “Per un po’ è stato difficile. Giusto a qualcuno dicevo: ‘Piangerò e tutto e ma non pensare che sia triste. Non saranno lacrime di tristezza’”.

    “È strano perché faccio questo da nemmeno ricordo quando, e ho 40 anni adesso. Quindi tutto il mio essere e tutta la mia vita sono stati rivolti a uno scopo”.

    “Voglio dire, ho avuto una bambina e ho smesso e ho avuto alcuni infortuni, ma c’era sempre da qualche parte nella mia testa il pensiero che avessi ancora una possibilità. Quindi che finisca davvero è territorio inesplorato per me. E ne sono felice, ma al tempo stesso è un qualcosa che letteralmente non ho davvero mai provato in vita mia”.

    “Volevo andarmene con discrezione, è così che ho sempre guardato alla mia carriera, pensando ad andarmene senza addii. Ho provato a decidere cosa fare ed ero combattuta, senza sapere come procedere, e quella è la cosa peggiore, essere indecisi”.

    “Bisogna prendere una decisione, o dentro o fuori. E per un po’ sono rimasta indecisa perché amo quello che faccio. Ho fatto questo tutta la vita, persino prima di nascere era ciò che ero destinata a fare, ciò che dovevo fare e che era stato scelto per me. Per cui è dura”.

    “Certamente sarà molto commovente. Come farò a non piangere?”

    Il peso emotivo sarà enorme, ma, dice la Williams, raccogliere qualche successo in apertura di torneo potrebbe alleggerirlo: “Forse, se fortunatamente riesco a passare un paio di turni, allora mi sentirò meglio, ma penso che inizialmente sarà dura perché ogni volta che scenderò in campo sarà letteralmente l’ultima”.

    Il viaggio in prospettiva – “Vengo da Compton (città nella contea di Los Angeles, nota per la povertà dilagante e l’alto tasso di criminalità) e non ho mai immaginato che questa sarei stata io. Ero la più piccola di cinque, in una casa con due camere da letto, quindi avere persone che davvero mi hanno sostenuta è stata l’esperienza più incredibile e la cavalcata più pazzesca, e sono così grata per ogni momento di cui chiunque è stato partecipe”.

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