Nell’intervista rilasciata al The Guardian Ashleigh Barty ha toccato vari temi: dalle finali di Wimbledon al suo ritiro, dal rapporto col golf al suo parere riguardo lo stato attuale del Tour WTA.
“Non ho guardato le finali di Wimbledon di quest’anno. Mi spiace deludervi. Ovviamente ero felicissima per Ons ed Elena, sono entrambe ragazze brillanti, e ovviamente è stato fantastico vedere Nick, che conosco da più di dodici anni, arrivare in finale. Ma da quando mi sono ritirata ho guardato tante partite quante ne guardavo quando giocavo, e cioè quasi nessuna”.
“Ogni tanto ne abbiamo messe in sottofondo, ma è molto raro che mi sieda e guardi una partita dall’inizio alla fine con interesse. Ho colpito abbastanza palle da tennis nella mia vita. Non ho bisogno di veder anche altri colpirne.
“Non ho rimpianti riguardo al ritiro. Nessuno. Sapevo che per me era il momento giusto. E so che molte persone ancora potrebbero non capirlo, ma spero che lo rispettino in quanto mia decisione. Eh sì, è stato incredibile. È stato tutto quello che ho sempre voluto”.
“Mi manca decisamente vedere gli amici. Abbiamo passato talmente tanto tempo insieme e all’improvviso vivo in un angolo diverso del globo. Ma il ritiro è stata una transizione ben riuscita. Invece di passare qualche ora sul campo d’allenamento ogni giorno semplicemente ho altre routine. E siccome già da po’ sapevo sarebbe arrivato, non c’è stato bisogno di un gran aggiustamento”.
“Il golf è un hobby e lo sarà sempre. So quel che serve per arrivare al vertice di un qualunque sport, e non ho il desiderio né la voglia di fare il lavoro richiesto. Gioco a golf per divertirmi e fare una buona passeggiata con le persone a cui voglio bene”.
“Iga è un talento incredibile, una persona eccezionale e una ragazza adorabile. Voglio bene a lei e al suo team, e non potrei essere più orgogliosa del fatto che si è presa la posizione n. 1, perché gioca nel modo giusto ed ha così tanta energia e carisma”.
“Ma anche il livello del tennis femminile al momento è fantastico. Da una o due giocatrici che dominavano si passati all’avere più imprevedibilità. Questo non accade perché il Tour è debole, anzi, è perché è talmente tosto. Tutte nella top 40/top 50 sono così brave che di settimana in settimana potrebbero essere delle giocatrici da top 10”.