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    Kyrgios, Wimbledon “la mia miglior possibilità di vincere uno Slam”

    È andata. In solo un’ora e ventisei minuti di gioco Nick Kyrgios ha spazzato via 6-2, 6-3, 6-1 Krajinovic, e con lui i dubbi suscitati dalla prestazione poco brillante all’esordio contro Jubb – contro il britannico, in tabellone principale grazie a una wildcard, l’australiano se l’era cavata solo dopo un’impegnativa battaglia spalmata sull’arco di cinque set.

    Ora ci sono i sedicesimi. Ora per Kyrgios arriverà il primo carico da novanta, quello Tsitsipas che mai come quest’anno era sembrato pronto a portare il suo gioco sull’erba a un altro livello. A quel livello Kyrgios sull’erba sente di esserci già. Ne è convinto, su questa superficie lui è uno dei più pericolosi. Non stupisce quindi che Wimbledon sia nel mirino, e assenze come quella di Berrettini – inizialmente dato dai bookmaker solo dietro a Djokovic – sono occasioni che l’aussie deve e intende sfruttare in questa campagna che ora sembra aver imbroccato il ritmo giusto.

    “Penso che averla spuntata in quel primo round sia stata una gran cosa.  Nell’ultimo mese ho giocato del tennis davvero buono, e ero rimasto molto sorpreso dal modo in cui ho giocato l’altro giorno; non è stato il massimo. Ma ci sono state anche tante cose positive. Non giocato neanche lontanamente vicino al mio meglio e sono passato. Oggi ovviamente ero concentrato: gran linguaggio del corpo, ho giocato bene”.

    “Volevo ricordare a tutti che sono piuttosto bravo. Sono solo che felice. Abbiamo lavorato duro e, come ho detto, ci siamo preparati per questo torneo. È tutto l’anno che ce l’ho cerchiato sul calendario, e sono talmente entusiasta di essere di nuovo qui. Credo che, tra tutti e quattro, sia la mia miglior possibilità di vincere uno Slam”.

    “Per cui penso che continuerò a prenderla partita per partita, mi aspetta ancora un tabellone incredibilmente difficile. Ma oggi non avrei potuto giocare meglio, e ora semplicemente vedrò di riprendermi e prepararmi”.

    Che ci tenga molto lo dimostra anche l’atteggiamento nei confronti del doppio, che se necessario verrà accantonato per massimizzare le possibilità di trionfo nel singolo. “Ovvio che ci divertiamo parecchio ogni volta che scendiamo in campo insieme. Ma, come ho detto, il mio fisico viene prima, per cui ora come ora farò quel che è meglio per gli impegni nel singolo”.     

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