Di partite sull’erba Stefanos Tsitsipas non ne ha disputate un granché. La sconfitta rimediata la scorsa settimana contro Andy Murray era solo il suo 18° incontro su questa superficie a livello ATP Tour e Slam. Al classe ’98 greco giocare sull’erba piace: lo entusiasmano gli accorgimenti imposti dalle condizioni del campo, e ritiene il suo gioco tagliato per questa superficie. C’è poi il fatto che i campi in erba hanno contraddistinto le origini di questo sport, da qui la sensazione – come lui stesso ha detto, intervistato da TennisTv – di “rivivere la storia” al giocarci sopra. Si tratta, insomma, di una parte della stagione che a dispetto dei risultati finora ottenuti sta decisamente a cuore a Tsitsipas, che la vorrebbe più lunga.
“Ci pensavo recentemente, non ci ho giocato molto, non che non voglia, probabilmente semplicemente dimostra quanto sia nuovo al Tour, sono qui solo da qualche anno, sappiamo che la stagione sull’erba non è molto lunga, è mia opinione personale che dovrebbe essere più lunga, è una superficie talmente fantastica su cui giocare a tennis, una superficie così particolare, pura, in cui si può portare il proprio tennis al livello più alto scendendo a rete, giocando in modo aggressivo, osando in campo… ma sì, non ci ho giocato granché, assolutamente, ma non vedo l’ora di giocarci il più possibile, questa settimana, la prossima, forse anche quella dopo, non lo sappiamo”.
“Penso assolutamente che sia così, sì (si riferisce al fatto che il suo stile di gioco sia adatto all’erba)… sono così felice di giocare su questi campi, è una sensazione diversa da tutte le altre superfici, mi sento così connesso alla storia del tennis, sento una connessione con me stesso, mentre ci gioco posso sperimentare, posso fare cose a cui non sono abituato… non è più un tennis di percentuali, è questione di essere precisi in campo con continuità… scendere a rete è probabilmente la cosa più esuberante e bella, specialmente quando lo fai sull’erba, ed è tanto una questione di tocco. È una superficie su cui hai davvero bisogno di svelare il tuo talento, ovviamente il duro lavoro è importante ma il tuo talento è ciò che conta di più su questi campi”.
Ecco infine cos’ha risposto quando gli hanno chiesto se gli piacerebbe che ci fossero più tornei sull’erba: “Assolutamente. Penso che i campi in erba meritino molta più attenzione, è una superficie con così tanta storia, e la ragione per cui oggi giochiamo a tennis è perché il tutto ha avuto origine sui campi in erba nel Nord Europa… in un certo senso è rivivere la storia”.
Tsitsipas scenderà in campo domani contro Benjamin Bonzi per il primo turno dell’ATP500 di Halle.