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    Alex Corretja mette in guardia Nadal, occhio a puntare troppo forte sul Master 1000 di Madrid

    Stando a Toni Nadal, il nipote avrebbe messo nel mirino il Master 1000 di Madrid per il suo ritorno dopo il problema alle costole accusato a Indian Wells. 

    È una questione delicata quella del ritorno di Rafa, imperniata sulla ricerca di un equilibrio tra la necessità di levarsi di dosso la ruggine e quella di non strafare, o rischierebbe di compromettere il suo recupero. Il tutto con un occhio al Roland Garros. Insomma, difficile stabilire il giusto dosaggio, specie se nell’equazione è presente una variabile dal forte peso specifico emotivo, com’è il torneo di Madrid per l’asso maiorchino.

    Un tassello l’ha fornito l’ex n.2 al mondo Alex Corretja, che parlando a Eurosport ha espresso i suoi dubbi a proposito di un ritorno di Nadal già a Madrid. Secondo Corretja le condizioni dell’Open madrileno non sono le più congeniali per Nadal, che sarebbe in grado di esprimere un tennis migliore quando gioca a livello del mare (la capitale spagnola si trova a 667 metri di altitudine). Questa difficoltà di base insieme magari al desiderio di spingere per fare ad ogni costo un buon torneo potrebbero rivelarsi nocivi a detta di Corretja, che ci tiene a inquadrare il Master 1000 di Madrid come una tappa – prestigiosa sì, ma pur sempre una tappa – nell’ottica più ampia dell’avvicinamento all’Open di Francia. Fare in modo di raggiungere il picco della forma al Roland Garros; questo, secondo lui, dovrebbe essere il focus per Nadal. Non tentare di essere al meglio già per Madrid, magari finendo per assimilare un carico di lavoro eccessivo.

    “Penso che la decisione principale per Rafa riguarderà se andare a Madrid o meno. Probabilmente è un discorso molto difficile per Rafa, perché da quel abbiamo sentito e visto credo si stia allenando. Se tutto procede normalmente potrebbe essere pronto per giocare a Madrid ma è Madrid il posto adatto al ritorno di Rafa? È questione di altitudine; nel corso della stagione sulla terra battuta quello era il posto in cui di solito si sentiva meno a suo agio perché ha parecchia forza ma non controlla la pallina bene quanto vorrebbe, ci sono stati avversari che l’hanno messo in difficoltà a Madrid e che normalmente non ci riescono (quando si gioca) a livello del mare.

    Quindi sarà pronto per Madrid? Forse lo sarà, ma non sarei così sicuro che sceglierà di tornare proprio a Madrid”. 

    “Se starà bene probabilmente andrà, ma penso abbia bisogno di riflettere su quel che è meglio per lui per migliorarsi in vista del Roland Garros, perché (anche se) sarebbe fantastico se ci fosse a Madrid e incredibile se fosse presente a Roma, non può nascondere il fatto che il suo obiettivo principale sia migliorarsi per Parigi”. 

    “E qual è la preparazione migliore per Parigi? Due tornei incluso quello di Madrid o saltarlo e allenarsi e fare il rodaggio a Roma per vedere come va? E poi verrebbe Parigi… solo il tempo lo dirà. Ma sarà una decisione insidiosa, perché saltare Madrid per lui sarebbe un peccato. Ma allo stesso tempo sappiamo quanto rischioso sia il torneo di Madrid da un punto di vista professionale. Forse a questo giro ci andrà un po’ più rilassato e con meno aspettative, e forse si sente abbastanza in forma da fare bene, ma non penso che il suo obiettivo debba essere sentirsi al meglio per Madrid. Madrid dovrebbe fare da transizione per migliorarsi per il Roland Garros”. 

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