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    Eleonora Alvisi, una giovane promessa del tennis italiano che ha già in bacheca un importante trofeo parigino

    ELEONORA ALVISI, è nata in Puglia, terra di grandi campionesse come Flavia Pennetta e Roberta Vinci ed è giovanissima, ha da pochi giorni compiuto 19 anni. Attualmente è al n.891 della classifica WTA e nel 2021 ha raggiunto la posizione n.36 del ranking ITF Juniors. Nel 2020 ha vinto il Roland Garros Juniores di doppio in coppia con Lisa Pigato e lo scorso marzo ha vinto un ITF $15.000 a Marrakech.

    DOVE TI TROVI IN QUESTO MOMENTO, SEI ALL’ESTERO? Al momento sono a Formia presso il centro Tecnico Federale dove mi alleno dall’anno scorso. 

    CHI E’ IL TUO COACH? Il mio allenatore è il maestro Giovanni Paolisso che mi segue anche nei tornei, con la supervisione del responsabile tecnico Vittorio Magnelli. Ci tengo però a nominare anche Sebastian Vazquez, per me Seba, che mi ha allenata, fatta crescere e supportata fino all’ingresso nella fase professionistica. 

    PUOI SPIEGARCI COME FUNZIONA LA PROGRAMMAZIONE DEI TORNEI E PERCHE’ E’ COSI’ IMPORTANTE? La programmazione dei tornei consiste nel farne il maggior numero possibile, per acquisire esperienza e affinare gli aspetti tecnico/tattici. L’obiettivo è anche quello di raggiungere una certa solidità mentale che si ottiene soprattutto giocando partite difficili, contro avversarie di “livello”, e seguendo specifici allenamenti sul campo.

    RACCONTACI DELLA BELLISSIMA VITTORIA AL ROLAND GARROS La vittoria in doppio al Roland Garros in coppia con Lisa Pigato è stata inaspettata per entrambe perché ci siamo trovate lì senza la certezza di entrare nel tabellone e senza precedenti esperienze insieme. Devo dire che ne ho un bellissimo ricordo per tanti motivi. Innanzitutto il posto è magico! Quando siamo arrivate non avevamo grandi aspettative, ma questo ci ha permesso di poter giocare senza pressione. Dal punto di vista tecnico è stato importante in quei giorni ritrovare il giusto timing sul mio diritto, grazie ad alcuni affinamenti suggeriti da Giovanni Paolisso che era a Parigi per conto della Fit. Devo ringraziare anche mio padre che in quei 9 giorni mi ha trasmesso una grande serenità, facendomi da “parafulmine” per il nervosismo e l’ansia che avevo prima delle partite. Non dimenticherò mai le sensazioni e le emozioni provate in quei giorni.

    QUAL’E’ IL TORNEO CHE PIU’ IN ASSOLUTO TI PIACEREBBE GIOCARE E PERCHE’ NO, VINCERE? Il torneo che mi piacerebbe giocare e provare a vincere un domani è l’US Open, così come ha fatto la mia corregionale Flavia Pennetta ma, al momento, è un sogno lontanissimo.

    HAI QUALCHE ALTRA PASSIONE OLTRE AL TENNIS? Un’altra mia passione sportiva è il motocross per quel senso di libertà e soddisfazione che non riesco a spiegare, ma che sicuramente richiede un pizzico di pazzia. Comunque non potrò praticarlo per un bel po’ perché non voglio correre rischi, sono troppo concentrata sul tennis e al massimo mi concederò qualche passeggiata tranquilla. 

    SO CHE SEI GIOVANISSIMA, MA HAI MAI PENSATO AL TUO FUTURO, FRA TANTI ANNI, DOPO IL TENNIS? COME TI IMMAGINI? Al momento non riesco a pensare a un futuro lontano e, soprattutto, senza tennis. Magari ne riparliamo tra tanti tanti anni…

    Alvisi

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