In un’intervista a Eurosport UK la tennista ucraina Elina Svitolina ha parlato della guerra nel suo paese, della sua intenzione di donare i montepremi delle sue campagne in Messico e negli USA all’esercito ucraino e agli aiuti umanitari, nonché dell’importante ruolo che la comunità tennistica può ricoprire per dare una mano.
“È davvero dura trovare parole per esprimere quel che sta accadendo. Fin davvero all’ultimo momento non credevamo sarebbe sul serio cominciata e poi la notte è successo, tutto ha avuto inizio. Sono tutti terrorizzati, affranti”.
“La mia famiglia è là. Là ci sono anche molti miei amici che non hanno lasciato il paese. Stanno lottando per le proprie vite, alcuni di loro combattono per il nostro paese. Ci vuole molto coraggio ed è incredibile che davvero alcune persone abbiano imbracciato le armi e siano andate a combattere per la nostra terra”.
“Là ho i miei genitori, mia nonna, mio zio e mia zia. Provo a parlarci abbastanza di continuo perché è molto importante per me restare in contatto con loro, sapere come posso aiutarli. Voglio aiutarli e mi sento completamente inutile; questa, direi, è la cosa più dolorosa. Voglio davvero fare qualcosa per loro. Alcuni dei miei amici sono senza elettricità, senz’acqua, senza cibo. Stanno sul serio avendo difficoltà”.
“Noi tenniste ucraine abbiamo una chat di gruppo, e tutte sono in salvo. Tutte stanno bene. C’era Lyudmila Kichenok che era a Kiev. Ha affrontato un terribile, terribile viaggio per andarsene siccome Kiev è proprio in un brutto stato al momento. Per fortuna tutto è andato bene. Sono molto contenta che adesso siano in salvo. Ora stiamo pregando per le famiglie di tutte le ragazze ucraine del tennis e per il resto degli ucraini”.
“Penso ancora che possiamo fare molto meglio di così, che la comunità tennistica dovrebbe fare di meglio. In passato abbiamo visto come ci siano stati casi, diversi casi, in cui la gente, la comunità tennistica, si è unita e abbiamo aiutato a far conoscere certe storie al mondo”.
“Penso che anche in questo caso possiamo fare molto di più, che la comunità tennistica possa davvero contribuire a far capire quel che sta succedendo e aiutare gli ucraini, aiutare le famiglie ucraine che al momento sono in difficoltà e che stanno perdendo i loro soldati; si tratta di persone innocenti che stanno morendo per difendere il loro paese”.
“È davvero dura dal punto di vista mentale. Sono in contatto con un paio di ragazze ucraine. Anche per loro è estremamente dura. Stanno facendo fatica: non riescono ad allenarsi, non riescono a concentrarsi, non riescono a dormire. Controlliamo i telefoni per capire cosa sta succedendo alle nostre famiglie; mentalmente è veramente dura.
“Ma è dieci, venti volte peggiore la situazione che stanno attraversando le persone in Ucraina. Stanno difendendo il nostro paese. Devo fare qualcosa. Devo portare tutto ciò all’attenzione del mondo, non posso solo starmene seduta e assistere a quel che sta succedendo. Per questo ho deciso che i montepremi dei miei prossimi tornei in Messico e negli Stati Uniti andranno all’esercito ucraino e agli aiuti umanitari. In questo modo posso aiutare il mio paese, e questa, penso, è la cosa giusta da fare al momento. Io voglio fare qualcosa e aiutare il mio paese”.
“Alla gente di tutto il mondo direi di provare a capire che stiamo perdendo persone innocenti, stiamo perdendo soldati e siamo costantemente sotto attacco. Vorrei che andassero fuori a unirsi alla gente già scesa in strada in modo da provare a richiamare l’attenzione e fare quel che possono per il nostro paese schierandosi dalla parte dell’Ucraina”.
Fonte: https://www.eurosport.co.uk/tennis/we-can-do-more-heartbroken-elina-svitolina-to-donate-prize-money-to-ukraine-plight-in-war-with-russi_sto8820185/story.shtml